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I presidenti di Juve e Inter animano il derby d'Italia

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Moratti: "Meglio multietnici che comprare le partite". I bianconeri: "Non hanno mai saputo perdere e non hanno imparato a vincere"

Roberto Amaglio
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In attesa di vederle in campo e confrontarsi a suon di pressing, schemi e giocate individuali, Juventus e Inter animano queste ultime giornate prima dell'inizio del campionato grazie alle dichiarazioni pepate dei loro presidenti. Moratti – L'Inter vince, in Italia e ora pure in Europa. E tra pochi giorni il club di via Turati rischia di vivere un'altra serata magica (venerdì a Montecarlo la Supercoppa Europea contro l'Atletico Madrid). Come criticarla, dunque? Facile, facendo notare come, ancora una volta, anche in Supercoppa Italiana l'unico giocatore “nostrano” sceso in campo sia Marco Materazzi, gettato dalla mischia da Benitez a una manciata di minuti dal termine del match, quando ormai il risultato era in cassaforte. Ma Massimo Moratti non ci è stato e, in un'intervista rilasciata a Mediaset Premium, è partito in un suo personale contropiede. "Pochi italiani? Sarei più fiero di questa possibilità che l'Inter ha dato al Paese di essere prima in classifica in tutto. Bisogna trovare un difetto a chi vince, ma meglio essere multietnici che comprare le partite". Replica Juve – Toccato il nervo scoperto bianconero, la dirigenza piemontese è scesa compatta sul campo di battaglia. Il primo a rispondere all'assalto interista è stato l'azionista di maggioranza della Vecchia Signora, John Elkann. "Secondo me loro non hanno mai saputo perdere e non hanno imparato a vincere". Ma nemmeno Andrea Agnelli, il nuovo presidente bianconero, ha accettato lo sfottò di Moratti. "Moratti dovrebbe cominciare a imparare a gioire delle sue vittorie, ho trovato le sue parole inutili".

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