Prova tv, per Adriano
tre turni di squalifica
Un pugno che vale tre turni, di squalifica. L'attaccante nerazzurro Adriano non è scampato alla prova televisiva dopo la partita di ieri sera contro la Sampdoria, vinta dall'Inter per 1-0. Una festa rovinata prima dall'espulsione durante la gara dell'allenatore José Mourinho che se la caverà con un solo turno lontano dalla panchina, mentre il brasiliano starà a riposo forzato per due settimane in più. Il giudice sportivo, rivedendo le immagini del pugno rifilato al difensore ligure Gastaldello nell'area di rigore doriana, ha ravvisato una “condotta violenta”: “Le immagini televisive documentano che, nelle circostanze in causa, in occasione di un calcio d'angolo a favore della squadra neroazzurra, l'Adriano e il Gastaldello, nell'area di rigore doriana affollata da calciatori di entrambe le squadre, si trovavano a stretto, strettissimo contatto. In tale frangente, il calciatore interista, nel sottrarsi alla pressione esercitata dall'avversario, con una repentino movimento del braccio destro, colpiva con un pugno all'addome il calciatore blu-cerchiato, che si accasciava al suolo con atteggiamento sofferente”. Una sfilza di parole per dire che Adriano è colpevole. Anche l'altro gioiello di Moratti, lo svedese Zlatan Ibrahimovic, oggi ha fatto parlare di sé, forse nel timore di vedersi rubata la scena dal collega di reparto. Il bomber è tornato a parlare della vicenda Kakà – Manchester City e, più precisamente, della maxi offerta avanzata dagli sceicchi di Oltremanica. Qualora dovesse arrivare anche a lui, “chiederò a Dio”, ha scherzato Ibrahimovic facendo riferimento alla fede del fuoriclasse rossonero. Gattuso: torno fra due mesi A proposito di Milan, Gennaro Gattuso ha fatto sapere di essere pronto a tornare in campo tra due mesi, in tempo record. “I medici dicono che sono un folle, cerco sempre il limite, esagero con gli esercizi. Ma sono fatto così”, ha dichiarato il centrocampista fermo per l'infortunio al ginocchio dello scorso 7 dicembre nella partita contro il Catania. E sul compagno che non ha ceduto alle sirene di Manchester ha fatto sapere di essere “orgoglioso della sua scelta. Vuol dire che è un campione che dà peso ai valori, alla riconoscenza verso la squadra che ha creduto in lui e lo ha reso grande”.