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Migranti, il presidente del Niger asfalta la sinistra: "Quanti ve ne servono"

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Forse doveva essere un agguato a Giorgia Meloni. L'intervista del direttore di Repubblica Maurizio Molinari a Mohamed Bazoum, presidente del Niger, si è trasformata invece in un clamoroso assist alla premier e alla linea del governo italiano su sbarchi e migranti. "Serve un nuovo accordo tra Europa e Africa", spiate Bazoum. Ma soprattutto, nel decidere quanti migranti far partire (e accogliere) "dobbiamo basarci sul numero di africani di cui hanno bisogno i mercati del lavoro di Francia, Italia e Spagna". E se a chiudere la politica dei "porti spalancati" è un leader africano, forse anche la sinistra italiana dovrebbe iniziare a farsi qualche domanda.

 

 

 

Secondo il presidente del Niger, serve un nuovo accordo "per contenere in maniera legale il flusso di migranti attraverso il Mediterraneo", "un accordo assai diverso da quello siglato alla Valletta nel 2015, l'idea che possano bastare degli investimenti europei in Africa per portare allo sviluppo e bloccare i migranti nei Paesi di origine è irrealistica. Lo sviluppo dell'Africa è qualcosa di assai più complesso del tema dell'immigrazione".

 

 

 

 

Bazoum propone "un accordo basato sul numero di africani dei quali ogni Paese europeo ha bisogno per il suo mercato del lavoro. In Francia, Spagna e Italia avete molti posti in settori dell'occupazione dove gli africani possono lavorare. Bisogna stabilire questi numeri, Paese per Paese, e poi affidare ai consolati la responsabilità di farli rispettare. Così avremo un accordo fra Stati, africani ed europei, per regolare l'immigrazione regolare e non avremo più a che fare con quella irregolare che alimenta i peggiori traffici. In attesa che ciò avvenga il Niger fa rispettare in maniera severa gli accordi sul transito delle persone: chi non ha i documenti in regola viene rimandato nel Paese di origine".

 

 

 

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