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Migranti, "droni al confine": la mossa della Francia contro l'Italia

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La crisi diplomatica tra Francia e Italia è ampiamente rientrata. Dopo le parole distensive di Giorgia Meloni, anche dall’entourage di Emmanuel Macron filtra un clima più disteso: il rapporto tra i due resta improntato al dialogo e alla ricerca di un’intesa maggiore, dato che i problemi comuni da affrontare sono diversi. A partire da quello migratorio, con la Francia che lo considera un’emergenza in questo preciso momento. 

 

 

Tanto è vero che sono state prese delle misure concrete con due ordinanze amministrative, datate 10 maggio, che autorizzano per tre mesi la ripresa, la registrazione e la trasmissione di immagini catturate con i droni nelle Alpi Marittime, al confine con l’Italia. Una misura espressamente richiesta dalla polizia di frontiera: “Le difficoltà del terreno e la presenza di numerosi sentieri permettono di aggirare la lotta all’immigrazione clandestina e rendono materialmente impossibile impedire l’attraversamento illegale della frontiera senza disporre di una visone aerea dinamica”. 

 

 

Ecco perché è stato autorizzato l’utilizzo dei droni, che serviranno per un controllo più esteso ed efficace. “Dall’inizio del 2023 - sostiene la Afp - il flusso dall’Italia è quadruplicato e 9mila persone irregolari sono state intercettate alla frontiera tra Francia e Italia”. Addirittura l’Assemblea dei dipartimenti francesi ha definito la situazione nelle Alpi Marittime “esplosiva”, chiedendo l’aiuto del governo per affrontare l’emergenza. 

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