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Ong, bandiera italiana sul motoscafo: così i tedeschi aggirano le nostre leggi

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Una Ong tedesca avrebbe trovato e adottato una strategia particolare per approdare più facilmente nei nostri porti. Lo scrive Francesca Galici sul Giornale: "Si tratta di un motoscafo veloce che, a differenza delle stragrande maggioranza delle imbarcazioni della flotta civile, batterà bandiera italiana. Si chiama 'Maldusa' e fa capo a quella che sui social si definisce come 'associazione culturale', che porta lo stesso nome". L’annuncio è stato dato sui social dall'organizzazione "United4Rescue", che ha sede in Germania: "United4Rescue ha reso possibile l’acquisto grazie a tantissime, tantissime donazioni individuali", si legge nel comunicato da loro diffuso. A quest'organizzazione aderiscono molte Ong tedesche che operano nel Mediterraneo.

Dunque il motoscafo - come ricostruisce il Giornale - "è stato acquistato dall’organizzazione tedesca per l’associazione culturale italiana, in modo tale da avere nel Mediterraneo un’imbarcazione battente bandiera nel nostro Paese, che ha maggior facilità a ottenere un porto in Italia essendo a tutti gli effetti una sua estensione territoriale". L’associazione in questione è nata qualche anno fa con l'obiettivo di "facilitare la libertà di movimento". Due le loro "basi", una a Palermo e una a Lampedusa. 

 

 

 

Secondo Francesca Galici, "la mossa di finanziare l’acquisto di una barca veloce con bandiera italiana, che fa base a Lampedusa, è strategica per le Ong tedesche, anche perché 'Maldusa' verrà impiegata solo in extremis per il recupero in mare dei migranti". La sua mission principale, infatti, come specificato dalla stessa organizzazione, sarà quella di "facilitare" il passaggio dei migranti "di fronte ai tentativi delle autorità di ostacolarne l'arrivo" da parte delle autorità, quindi a segnalare la presenza alle navi Ong, contro "respingimenti illegali". 

 

 

 

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