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Ponte Galeria, Cpr devastato: il video della furia dei migranti

Caos al Centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria, a Roma, dove 14 persone sono state arrestate. È accaduto al termine dei disordini che si sono verificati nella giornata di domenica 4 febbraio. Gli indagati dovranno rispondere, a vario titolo e in concorso fra loro, di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento e incendio doloso. All'alba è stato addirittura registrato il decesso di un ospite, un ragazzo originario della Guinea di 21 anni.

Alle 9.30 circa, gli ospiti del reparto maschile hanno iniziato a dare fuoco ai materassi e a lanciare vari oggetti contro le forze dell'ordine intervenute. Gli incendi sono stati spenti ed è stata riportata la calma, in modo da consentire l'intervento del personale sanitario. Poi, intorno alle 13, alcuni ospiti hanno tentato inizialmente di forzare uno sbarramento e poi hanno iniziato a lanciare oggetti contro gli agenti. Dopo circa un'ora, alcuni ospiti, dopo avere forzato una porta di sicurezza, sono riusciti ad accedere in una zona dove erano parcheggiate le auto della Polizia di Stato ed hanno cercato di incendiarne una.

 

 

Allo stesso tempo altri ospiti, forzando varie porte, sono riusciti ad accedere a una stanza in uso al personale dell'Arma dei Carabinieri lì in servizio, rubando alcuni effetti personali e danneggiando il locale. Solo poco prima delle ore 22, le forze dell'ordine sono riuscite ad accedere all'intera struttura, a riportare gli ospiti nei loro settori e sequestrare tutto il materiale usato per aggredire le forze dell'ordine. A immortalare come è stato ridotto il Cpr, la Polizia di Stato attraverso un video diffuso su X. Qui viene mostrata una prima stima dei danni, ossia almeno 2 muri di separazione tra i settori abbattuti, le serrature di altre porte di sicurezza distrutte con l'ariete, così come sono state fatte a pezzi 8 telecamere di videosorveglianza, è stata devastata la stanza in uso ai carabinieri, distrutta e parzialmente incendiata un'auto della Polizia di Stato, oltre ad altri mobili e materassi. I 14 arrestati sono di nazionalità marocchina, pakistana, guineana, cubana, cilena, senegalese, tunisina, nigeriana e gambiana.