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Migranti, eco-design per naufraghi: ecco il kit della Ocean Viking

Massimo Costa
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Uno zaino progettato con scarti di tessuti e teloni riciclati. Una cabina telefonica pieghevole con materiali fonoassorbenti, per isolarsi durante le chiamate in nave. Addirittura una minilibreria con tavolo a scomparsa. Sono alcuni dei progetti di «eco-design sostenibile» realizzati dagli studenti dello Ied di Roma per migliorare il benessere dei migranti accolti a bordo della Ocean Viking, la nave della ong Sos Mediterranee che da tempo è protagonista di un bracco di ferro politico-giudiziario con il governo di centrodestra. Naufraghi, ma con stile.

La parola magica, nell’era dell’ecologia chic, è “sostenibilità”: la usano anche i giovani progettisti che vogliono migliorare la vita di chi sale con disperazione su un gommone in cerca di un destino migliore. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Ferrarelle (che già garantisce l’acqua a bordo della Ocean Viking per tutto il 2024) è stata presentata con un comunicato zeppo di termini inglesi degni di un project manager in uscita dalla Bocconi: c’è la Valve bag per contenere il rescue kit, ovvero uno zainetto impermeabile per proteggere i documenti. E poi ecco Phone booth, lo spazio per garantire la privacy in caso di telefonata in patria che riduce i rumori presenti sulla barca, e il barber shop con kit per barba e capelli. «L’idea di trovare soluzioni funzionali per il benessere immediato dei naufraghi, ma anche del team che li soccorre, ci è sembrata vincente, per questo abbiamo deciso di collaborare a questa importante iniziativa» dice soddisfatta Valeria Taurino, direttrice generale di Sos Mediterranee.

L’Istituto europeo del design, con grande orgoglio, ricorda che «gli studenti hanno lavorato a proposte che cercano di risolvere alcuni aspetti pratici della vita quotidiana dei naufraghi a bordo della nave». Non solo: «Tutti gli elaborati sono stati sviluppati, mediante uno studio attento dei bisogni dei beneficiari e una progettazioni basata sulla scelta di materiali di recupero».

Manca solo l’armocromista, poi c’è tutto l’armamentario dell’attuale ideologia progressista. Porti aperti e ambientalismo spinto. Con un occhio all’educazione dei più piccoli: i progettisti dello Ied Daniele Abbati e Lorenzo Benetti hanno infatti progettato un gioco, dal titolo “Insieme”, «per spiegare ai bambini che cos’è la solidarietà, ricreando un viaggio in mare in pochi metri di spazio». In sostanza, viene ricreata la sensazione di mal di mare e di oppressione per immedesimarsi negli extracomunitari accolti a bordo dall’imbarcazione delle ong. Nausea eco-chic.
Il progetto di design per profughi in fuga dalla Libia è stato presentato nel giorno in cui la Ocean Viking è arrivata ad Ancona con 336 migranti a bordo, recuperati in tre diversi soccorsi.
Com’è noto, un decreto del governo aveva cercato di arginare la pratica dei soccorsi multipli delle ong- definite da molti esponenti del Centrodestra “taxi del mare”. Da qui i provvedimenti di sequestro di alcune ong, tra cui la Ocean Viking. I provvedimenti di fermo, però, in molti casi sono stati annullati dai giudici amministrativi.

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