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Torino, la 57enne e il giovane senegalese: la condanna di cui parla tutta la città

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Una donna di 57 anni di Torino è stata condannata a 1 anno e due mesi di carcere per stalking. Fin qui, nulla di clamorosamente nuovo. A destare scalpore, in primis sotto la Mole, è però l'altra metà della storia: la vittima della signora infatti era un giovane migrante senegalese, perseguitato dopo aver deciso di interrompere la loro relazione sentimentale. 

Sul conto della 57enne, secondo il giudice, sono stati accertati "atti persecutori" ai danni dell'africano. Quasi sicuramente la torinese non finirà in cella: le basterà pagare una provvisionale (vale a dire un acconto sul risarcimento) di 1.000 euro al suo ex amante per ottenere la sospensione condizionale della pena. Inoltre, dovrà frequentare un programma di recupero per "soggetti maltrattanti". Resta in ogni caso una macchia grave sulla sua reputazione.

Tra 2020 e 2021 il senegalese sarebbe stato letteralmente perseguitato dalla più matura amante, che avrebbe messo in atto "comportamenti invadenti, appostamenti, pedinamenti, telefonate continue e vere e proprie aggressioni".

Solo a quel punto il migrante, che era convinto di poter troncare ogni rapporto con la donna una volta chiusa la loro storia, si è deciso a costituirsi parte civile presentando una denuncia. Lo ha fatto però a scoppio ritardato, dopo alcune settimane, perché era ancora in corso il processo di regolarizzazione e temeva che la vicenda avrebbe potuto compromettere la pratica. Nel maggio del 2021, qundi, ha ricevuto una proposta di lavoro e si è trasferito nel Cuneese. Dopo la querela, ha spiegato in aula l'avvocato del senegalese, la donna ha cessato di cercarlo "ma forse versando del denaro la signora comprenderà i danni e disagi che procura al prossimo".

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