Pochi passi da casa. Era quasi arrivata al portone quando un uomo le è piombato addosso da dietro, l’ha buttata a terra e ha abusato di lei. È successo mercoledì sera in centro a Vignola, provincia di Modena. Vittima una trentenne del posto.
L’aggressore, un giovane nordafricano secondo la sua stessa testimonianza, è riuscito a fuggire. Erano circa le 22.30, la ragazza stava rientrando dopo una serata al pub con gli amici. Una routine serena, spezzata dalla violenza brutale. A pochi metri dal portone di casa, qualcuno le si è avvicinato alle spalle, l’ha scaraventata a terra e ha tentato di immobilizzarla. Poi ha iniziato a spogliarla, a toccarla, fino a consumare la violenza.
È stata la reazione disperata della vittima a interrompere l’aggressione: un colpo all’uomo, poi le grida. Abbastanza forti da attirare l’attenzione di alcuni clienti del pub poco distante, che si sono precipitati in strada. A quel punto l’aggressore è fuggito nel buio, lasciando la giovane a terra, terrorizzata e ferita.
Sono stati proprio i testimoni a chiamare i soccorsi. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e i carabinieri della compagnia di Vignola, che hanno subito avviato le ricerche dell’uomo. La ragazza è stata trasportata al Policlinico di Modena. Lì ha ricevuto le prime cure per i traumi riportati durante l’aggressione: ecchimosi, contusioni, segni evidenti della colluttazione. Poi è stata sottoposta al protocollo previsto per le vittime di violenza sessuale: accertamenti ginecologici, supporto psicologico, raccolta di eventuali tracce biologiche.
Secondo quanto riferito dalla giovane, l’aggressore avrebbe un’età apparente compresa tra i 25 e i 35 anni, tratti nordafricani e corporatura robusta. La descrizione è ora nelle mani degli investigatori, che stanno passando al setaccio le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti in zona. Ogni dettaglio potrebbe essere decisivo per dare un volto e un nome all’uomo in fuga.
La procura di Modena ha aperto un fascicolo per violenza sessuale aggravata. Le indagini proseguono a ritmo serrato, coordinate dagli inquirenti e con il supporto della scientifica. Si cerca anche nei pronto soccorso e nei centri medici della zona: l’aggressore potrebbe avere riportato ferite compatibili con la colluttazione, e in particolare con il colpo sferrato dalla vittima nel tentativo di difendersi.
La ragazza è stata dimessa giovedì mattina, ancora sotto shock. È assistita da personale specializzato e seguita dal centro antiviolenza. «Serve una risposta ferma e immediata», dicono fonti dell’amministrazione comunale. Vignola è in allerta. Nelle ultime ore, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli nel centro e nelle zone limitrofe, con posti di blocco e pattuglie a piedi.
Sull’aggressione sessuale alla 30enne, sono intervenute Barbara Badiali (consigliere comunale e commissario Lega a Vignola) e Silvia Sardone (vice segretario Lega): «Il Pd ignora degrado e paura. Basta derubricare tutto a percezione. Invece per noi della Lega, la sicurezza rappresenta la prima e più importante delle libertà».