Los Angeles, 9 giu. (askanews) - Infuriano le proteste a Los Angeles contro la repressione dell'immigrazione voluta da Donald Trump e la sua decisione di dispiegare la Guardia Nazionale contro la volontà dei leader eletti dello Stato.
Le forze dell'ordine si sono scontrate con i manifestanti, mentre la polizia ha usato gas lacrimogeni e "munizioni non letali" per disperdere enormi folle di persone.
Da tre giorni migliaia di abitanti hanno invaso le strade intorno al municipio, al tribunale federale e a un centro di detenzione dove sono trattenuti i manifestanti arrestati. Le proteste hanno anche paralizzato un'importante autostrada cittadina. Secondo il capo del dipartimento di Polizia cittadino (LAPD) Jim McDonnell almeno dieci persone sono state arrestate.
La folla è stata per lo più pacifica. Ma la tensione è esplosa più volte.
Nelle immagini, la Guardia Nazionale respinge i manifestanti e spara gas lacrimogeni per disperderli, quando alcuni hanno cercato di intervenire di fronte agli arresti di immigrati effettuati con mano pesante dalla Polizia Federale per l'Immigrazione (ICE).
La decisione di Trump di inviare truppe a Los Angeles ha sconvolto l'America. Il governatore della California, Gavin Newsom, e altri governatori democratici hanno duramente criticato la mossa, descrivendola come un "allarmante abuso di potere". Dal canto suo Trump ha chiesto alle forze dell'ordine di arrestare chiunque manifesti con il volto coperto.