Torino, 30 ott. (askanews) - La 32esima edizione di Artissima, la fiera d'arte contemporanea di Torino diretta da Luigi Fassi, ospita negli spazi dell'Oval 176 gallerie italiane e internazionali, in un contesto di grande slancio legato sia al mercato sia alle proposte culturali. E, a conferma di un ruolo delle fiere che è sempre più simbiotico al sistema dell'arte, anche una forte caratterizzazione a livello istituzionale e internazionale.
"Abbiamo un panel - ha spiegato Fassi ad askanews - in cui il governo parlerà ufficialmente del 5 % della deduzione dell'IVA e di cosa questo significa a livello istituzionale per il sistema artistico italiano. Abbiamo per il secondo anno la presenza della Direzione Generale della Creatività, del ministero della Cultura, che ha scelto Artissima per continuare a raccontare le progettualità a sostento dell'arte contemporanea in Italia e all'estero. Abbiamo un nuovo premio, il premio Vilnius Residency Prize, con una profonda cooperazione con l'ambasciata lituana a Roma, il Contemporary Art Center di Vilnius, la città di Vilnius, sceglierà il direttore del Contemporary Art Center di Vilnius, due artisti a cui verrà offerto una residenza di un mese ciascuno a Vilnius. Abbiamo Anonymous Art Project, uno straordinario progetto privato di un imprenditore filantropico giapponese, Hiroyuki Maki che ha scelto Torino, Artissima e l'Italia per presentare la nuova arte giapponese".
Come ogni anno, anche grazie agli spazi dell'Oval, la fiera conferma il dinamismo del progetto, nel 2025 intitolato "Manuale Operativo per Nave Spaziale Terra" e accanto ai grandi nomi italiani e stranieri c'è spazio anche per i galleristi emergenti, che in un certo senso prendono il polso al contemporaneo oggi. "L'arte, lo vediamo per esempio nella sezione New Entry - ha aggiunto Fassi - si sta contaminando tanto con la storia dei materiali, ci mostra come i materiali, anche quelli urbani della storia della nostra quotidianità, sono in grado di assumere un valore politico, di trasfigurarsi addirittura in immaginazione poetica. Quindi certamente Artissima deve continuare molto a fare questo grande sforzo di scouting, per raccontare cosa le gallerie in giro per il mondo stanno scrivendo, insieme agli artisti che rappresentano".
E la varietà delle idee, oltre che delle pratiche, è confermata anche negli stand, dove il classico modello dei "quadri appesi alla parete" cede il passo a una molteplicità di forme espressive e di ricerche.



