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Giannino: "Io, Bush padre e la Tatcher..."

Travolto da un insolito destino? No, travolto da un mare di balle che lo hanno costretto alle "dimissioni per finta": non è più il presidente di Fare per fermare il declino, anche se resta il candidato premier. Il protagonista? Lui, Oscar Giannino, l'uomo con il finto master a Chicago e con la doppia laurea, rigorosamente fasulla, in economia e giurisprudenza. Al calvario del giornalista-economista si aggiunge la smentita del Mago Zurlì, che assicura che mai e poi mai Giannino ha cantato allo Zecchino d'Oro (sì, aveva detto anche questo). Ovvio, l'attenzione mediatica si concentra su Oscar. E così La Zanzara di Radio 24 ha ripescato un vecchio estratto audio del candidato premier di Fare. Un racconto affascinante. Giannino racconta di quando si trovava ad Aspen, il Kwait era appena stato invaso dalle forze di Saddam Hussein. "Ero lì con il presidente Bush padre e con la Tatcher". Secondo Giannino, dell'invasione "nessuno poteva sapere niente, era solamente stata registrata dai satelliti". E Oscar diede conto delle parole della Tatcher, di "una cosa che non è mai uscita dai giornali". Il leader di Fare spiega che la Lady di ferro parlò "per non più di un minuto e mezzo". Cosa disse? Disse che "il presidente Bush ha ragione, ci vorrà la diplomazia. Ma ora vi dico - spiegava Giannino impersonando la Tatcher - che forte della lezione dei nostri padri, ci sarà bisogno dell'ultimo linguaggio che la gente come Saddam Hussein comprende: la forza". Oscar aggiunge che quelle parole "io non me le dimenticherò mai". Sembra quasi un film: "Io, Bush e la Tatcher". Dopo l'infilata di balle che sono state scoperte nelle ultime ore, sorge un dubbio: ma almeno questa storia sarà vera?

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