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Di Maio, l'ultima di Gigino: si fa crescere la barba e diventa musulmano

di Marco Rossi domenica 5 gennaio 2020
2' di lettura

Trump ha scatenato l' inferno in Iran per uccidere il tristemente famoso boia Soleimani e, insieme con molti applausi, inclusi i nostri, ha ricevuto altrettanti insulti, come se avesse compiuto una strage gratuita. In realtà il presidente Usa, uomo di successo, ha fatto fuori un personaggio noto nel mondo per la sua propensione ai massacri seriali, un odiatore degli Stati Uniti, organizzatore indefesso di attentati terroristici. Ma il governicchio privo di dignità, attraverso le dichiarazioni del sedicente ministro degli Esteri, tale Di Maio, si è subito schierato a favore del bandito islamico e, quindi, contro la Casa Bianca. Motivo? Ignoto. Probabilmente Gigino, allineatosi con la sinistra che simpatizza per i musulmani, non è riuscito a togliersi un brandello di burqa dagli occhi, e si è fatto addirittura crescere la barba onde sottolineare la propria adesione al verbo coranico. Altra spiegazione convincente non siamo in grado di darla. È scontato che noi un giorno stiamo sul melo americano e un altro ci arrampichiamo sul pero di Allah. Ci professiamo amici degli yankee quando conviene al nostro portafogli e voltiamo loro le spalle, immediatamente, se si tratta di compiacere quelli dell' Isis e loro compari macellai. Cosicché pure nella presente circostanza l' esecutivo nazionale ha scelto di lisciare il pelo all' Iran e di rimproverare gli alleati storici di Oltreoceano. Gigino non si è trattenuto e ha manifestato dolore per la morte di Soleimani nonostante questi fosse un soggetto protagonista di eccidi a iosa. Va da sé che l' irresponsabile della Farnesina abbia compiuto l' ennesima topica offrendo il fianco a critiche aspre. Il Paese rimedia così l' ennesima figuraccia per colpa di gente priva di coscienza e di coerenza. Il premier Conte preso alla sprovvista non ha saputo fare di meglio: ha manifestato preoccupazione per l' incolumità dei militari italiani in missione nel Medioriente, come se costoro fossero stati mandati laggiù in vacanza premio. Giustamente il ministro statunitense ha sottolineato che l' Europa si sta distinguendo per viltà. E noi compatrioti siamo costretti ancora ad essere cornuti e mazziati. Allorché riusciremo a liberarci di questo governo imbarazzante potremo aggiornare i contenuti della festa del 25 aprile. di vittorio feltri

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