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Polverini, l'intervento in regione è un comizio

Ora Renata Polverini si sta per dimettere: la Regione Lazio dovrà tornare al voto. Ma l'ex sindacalista ha un piano: il passaggio all'Udc, che per lei ha già un piano ben preciso. Lo avevamo scritto su Libero di martedì 18 settembre, il giorno dopo l'accorato intervento in Consiglio regionale della governatrice: vi riproponiamo l'articolo. D'accordo, il primo round si è chiuso con una vittoria ai punti della Polverini. Ma è davvero una vittoria?  Davvero il consiglio regionale, alla fine, accetterà la condizione di assise commissariata dalla giunta e sotto schiaffo dei vertici nazionali del Pdl senza reagire? Difficile da credere, stando alle faide interne ai vari gruppi consiliari, alle diatribe sulle poltrone che minano la tenuta della maggioranza e fanno ballare la minoranza, alla necessaria resa dei conti nel momento in cui la magistratura avrà concluso il suo lavoro e alla necessità della Polverini di far viaggiare sulle gambe  della sua giunta il programma illustrato in aula. Che taglia tutto a tutti. Insomma, la sensazione è che sia soltanto iniziata un'altra partita, con la Polverini che ha chiesto al Pdl di fare chiarezza sugli uomini  eletti, in cambio della prosecuzione della legislatura, che serve a tutti. Il logico contrappasso di tutto questo, del resto, sono le dimissioni della governatrice e il conseguente passaggio nelle fila dell'Udc della governatrice, che ha già pronti per lei piani, strategie e competizioni elettorali. Al di là di come vada la vicenda di Franco Fiorito, l'ex capogruppo finito nelle carte dell'inchiesta sulle spesse pazze della Regione, o se Francesco Battistoni resterà o meno capogruppo del Pdl in Regione, la Polverini ha fatto chiaramente capire che il suo futuro è assicurato. Magari con rotta Campidoglio dove potrebbe candidarla  ciò che nascerà sulle ceneri dell'Udc, assieme alla lista creata dalla governatrice del Lazio. E se non dovesse andare in porto questa opzione ci sono sempre le elezioni politiche. Un obiettivo a cui la Polverini guarda da tempo. di Enrico Paoli

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