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La Russa: "Gay? Malati. Si curino"

"Per quanto mi riguarda, nella maggior parte dei casi sono malati ed è una malattia da cui si può uscire. Possono essere curati". Così Romano La Russa, l'assessore regionale lombardo del Pdl balzato agli onori delle cronache negli ultimi giorni perché indagato per finanziamento illecito ai partiti. "Una malattia" - Martedì sera, ai microfoni de La Zanzara di Radio 24, il fratello di Ignazio ha spiegato: "C'è anche chi è affetto da questa malattia: non è una cosa che sto dicendo io per la prima volta, non è una novità assoluta. So che è una tesi molto, molto contestata e non so se è quella giusta, ma non mi va di metterla subito da parte e di non considerarla" "Una massoneria" - Ai conduttori del format radiofonico che gli chiedevano se per caso esistesse una lobby gay, La Russa ha risposto: "Altroché, ed è giusto che sia così, è una specie di setta, di massoneria. Negli anni '70 - ha aggiunto - se un camerata era in difficoltà, prima di tutto era un camerata e lo si aiutava, e poi gli si chiedeva perché era in difficoltà. Lo stesso avviene per le lobby gay. Se fanno parte di una certa comunità, è giusto aiutarsi. Certo questo non deve travalicare e arrivare alla sopraffazione di chi gay non è perché oggi c'è questa tendenza da parte di qualcuno, non di tutti".

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