Monti parla d'evasione, Passera sviene
Un giorno, magari quando sarà diventato premier come spera, Corrado Passera ci spiegherà come si possa combinare sviluppo (di cui oggi è il ministro) e fuga di cervelli. L'ultima uscita del gran visir della Cosa Bianca, tra un imbarazzo (per esempio, l'inchiesta per evasione fiscale che lo ha reso protagonista anche di questo video satirico di Gli Sgommati, su Sky 1) e un convegno, riguarda appunto la ricerca scientifica italiana: "Belle teste italiane che vanno a fare ricerche in altri Paesi. Ma la fuga dei cervelli è innanzitutto una buona notizia - stupisce tutti a Chianciano, alla festa nazionale dell'Udc -: vuol dire che abbiamo cervelli e che abbiamo delle buone scuole. Se ci portano via i nostri cervelli vuol dire che abbiamo buone scuole". Dal punto di vista logico, l'assunto scricchiola un po'. Interrogativi maliziosi - Politicamente, però, per Passera non fa una grinza. Corrado ormai è proiettato al 2013, tra Palazzo Chigi e incarichi sempre più prestigiosi. "Se e quando deciderò di scendere in campo in politica lo farò in modo trasparente. Per ora faccio il ministro tecnico a tempo pieno", prova a frenare prima di ammettere candido che per non interrompere "il Rinascimento possibile dell'Italia", iniziato con il governo Monti c'è bisogno di "un vasto consenso popolare" ma anche "di competenza e quindi c'è bisogno anche di tecnici, del loro spirito di servizio anche per fare un lavoro ingrato". Ora, due interrogativi maliziosi. Se i migliori cervelli italiani vanno all'estero, perché Passera (che si sta sacrificando "per fare un lavoro ingrato") preferisce restare a Roma? Secondo: non sarà che coi migliori cervelli italiani all'estero il ministro avrà più possibilità di essere eletto?