Baglioni canta la Costituzione: uno strazio
Nei giorni della sobrietà del governo Monti il cantautore Claudio Baglioni si cimenta in un'interpretazione certo patriottica, certo apprezzata sia dal Quirinale sia dal professor Monti, e che seppur non tecnicamente 'poco sobria', francamente, risulta decisamente ridicola. Il brano si chiama 'L'Italia è', ed è scaricabile gratuitamente dalla pagina Facebook del cantautore, che nella canzone si ispira ai principi fondamentali della nostra Costituzione. Anzi, li declama. Baglioni ha spiegato che "si tratta di un regalo dedicato a tutti quelli che hanno avuto in patria l'Italia. Nei momenti difficili troviamo rifugio e ispirazione nei valori veri, quelli che non temono le insidie del tempo, né le fragilità degli uomini". E per non farsi mancare nulla, Baglioni ha anche spedito una bella letterina al direttore di Repubblica, Ezio Mauro, in cui spiega che "ci sono stelle fisse che aiutano a tracciare una rotta in grado di condurre in porti sicuri e riparati. Tra queste c'è: la nostra Costituzione. Nessuna altra Carta, infatti, dice altrettanto. Nessuna racconta parole così". Capiamo l'amor patrio e la passione di Baglioni per la Carta, ma il canto della Costituzione poteva davvero evitarcelo (sia chiaro: esclusivamente per motivi musicali).