Bastia (askanews) - Il satellite Esa Sentinel-1 della missione di monitoraggio della Terra dallo Spazio "Copernicus" ha realizzato una sequenza di fotografie che mostra l'evoluzione della macchia di olio combustibile che minaccia il Mediterraneo, dopo la collisione al largo della Corsica tra il portacontainer Virginia e il traghetto Ulysses, circa trenta chilometri a nord ovest di Capo Corso, nel pieno Santuario dei cetacei. Secondo una stima riportata da Greenpeace la macchia riguarda ormai un'area superiore ai 100 chilometri quadrati. Le immagini mostrano infatti che l'area interessata dalla contaminazione è passata dai circa 88 chilometri quadrati dell 8 ottobre ai 104 chilometri quadrati del 9 ottobre 2018. Sempre l'associazione ambientalista sottolinea che fonti di stampa francesi parlano del possibile sversamento di varie centinaia di tonnellate di combustibile Ifo (Intermediate Fuel Oil), una sostanza con un livello di tossicità "medio", ma con elevato livello di rischio per imbrattamento (a causa dell elevata viscosità) ed elevata persistenza. I soccorritori lottano letteralmente contro il tempo per arginare la perdita e bonificare l'area prima che nella zona arrivi il maltempo che potrebbe complicare le operazioni.
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