Blitz contro Cosa nostra, 24 arresti tra Sicilia, Emilia e Puglia
Palermo, 29 lug. (askanews) - Blitz antimafia dei carabinieri di Palermo; 24 persone sono state arrestate tra Sicilia, Emilia Romagna e Puglia. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, estorsione, tentata rapina, detenzione e cessione illegale di armi, furto aggravato, ricettazione, simulazione di reato, produzione e traffico di stupefacenti e lesioni personali.
Le indagini dell'operazione denominata "Stele", coordinate dalla Procura di Palermo, hanno consentito di disarticolare due diverse associazioni per delinquere, connesse con Cosa nostra, radicate nelle zone di Borgnuovo e Zen 2 di Palermo ma attive in tutta la Sicilia e facenti capo ai boss Andrea Cintura e Gioacchino Randazzo.
I dettagli nelle parole del capitano Leonardo Bricca, comandante della Compagnia carabinieri di Cefalù.
"L'operazione - ha spiegato - prende il nome da un furto commesso dalla compagine criminale capeggiata da Andrea Cintura, della quale tra l'altro sono stati dimostrati contatti e frequentazioni con esponenti della criminalità organizzata, ai danni di un obiettivo dall'alto valore simbolico: il parco commemorativo "Quarto Savona 15" che nel 2017, a poche settimane dalla sua inaugurazione, in occasione della 25esimo anniversario della strage di Capaci, subì il furto di diversi attrezzi da lavoro, provocando pregiudizio alla regolare esecuzione dell'opera. Far luce su questo grave episodio è stato motivo di grande impegno e soddisfazione, nella consapevolezza di dover tutelare, col massimo sforzo, la memoria e l'esempio di chi ha donato tutto se stesso proprio per quei valori di legalità e giustizia che condividiamo".
Per gli inquirenti, Andrea Cintura, sebbene fosse in carcere riusciva a imporre il pizzo agli esercizi commerciali del quartiere camuffandolo con richieste per "la festa di quartiere" e ad avere una sorta di predominio su ogni attività commerciale che, per operare, doveva ricevere il suo benestare preventivo.