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Spazio, estesa di quasi 5 anni la missione "Juno" della Nasa

Houston, 13 gen. (askanews) - La Nasa ha deciso di estendere di altri 4 anni e 9 mesi, almeno fino al settembre 2025 salvo imprevisti, la missione della sonda Juno che dal 2016 sta rivelando importanti segreti del pianeta Giove, anche grazie agli strumenti italiani JIRAM (Jovian Infrared Auroral Mapper) e KaT (Ka-band Translator).

Un team indipendente di esperti ha spiegato che Juno ha raccolto una quantità eccezionale di dati scientifici e ha raccomandato alla NASA di continuare la missione. A bordo della sonda, lanciata il 5 agosto 2011, ci sono diversi strumenti, tra cui i due a partecipazione italiana con il supporto dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi): JIRAM, realizzato in Italia da Leonardo e guidato dall'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e lo strumento di radioscienza KaT, realizzato da Thales Alenia Space e guidato dall'Università La Sapienza di Roma.

Il primo è una camera nel vicino infrarosso (2-5 micron) in grado di raccogliere sia immagini che spettrogrammi. KaT, invece, permette la misura della gravità di Giove tramite l'effetto Doppler di un segnale a microonde.

La sonda Juno e il suo team di missione hanno fatto scoperte sulla struttura interna, sul campo magnetico e sulla magnetosfera di Giove e hanno compreso che le sue dinamiche atmosferiche sono molto più complesse di quanto gli scienziati pensassero in precedenza.

Nella sua nuova vita la sonda percorrerà ulteriori 40 orbite, studiando anche le lune di Giove Ganimede, Europa e Io nonché gli anelli di plasma e di polveri, e, nella parte finale della missione, il polo nord di Giove, dove ha già scoperto le strutture cicloniche regolari grazie alle immagini di JIRAM. A fine vita, Juno verrà distrutta facendola precipitare su Giove per evitare che possa contaminare una delle lune ghiacciate del pianeta.

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