Schindler, ricerca e formazione al servizio della mobilità urbana
Milano, 1 feb. (askanews) - Per muoversi nelle città ogni giorno oltre 1,5 miliardi di persone utilizza ascensori e scale mobili di Schindler, colosso svizzero da 10 miliardi di fatturato controllato dall'omonima famiglia e guidato dall'italiano Silvio Napoli.
In Italia Schindler conta 1.500 dipendenti e una trentina di filiali sul territorio, mentre la sede centrale è in Brianza a Concorezzo. Fra i progetti di rilievo, Schindler ha lavorato alle Torri PwC di Citylife e a quella di via Bonnet, installando moderni ascensori "high rise" ad elevata efficienza energetica con tecnologia Port, che sfrutta intelligenza artificiale, cloud e Iot per la gestione dei flussi di traffico. Negli ultimi 10 anni gli ascensori, come tutti i mezzi di trasporto, sono stati al centro di una rivoluzione fatta di digitalizzazione e connettività per migliore l'efficienza e la sicurezza e ridurre i costi.
Oggi nel Technical Operations Center di Concorezzo è possibile monitorare da remoto il funzionamento degli impianti connessi, come ci spiega l'Ad di Schindler Italia, Danilo Calabrò. "Oggi noi siamo in grado, grazie ai sensori e grazie al software e agli algoritmi che ci sono dietro, di anticipare il problema. Quindi molto spesso andiamo ad intervenire sull'ascensore prima che si verifichi il problema o, comunque, se si è verificato il problema, riusciamo ad intervenire prima che il cliente se ne accorga".
Per garantire la sicurezza degli impianti è necessaria una formazione continua. Per questo a Concorezzo Schindler ha creato un centro, dove vengono erogate 30mila ore di formazione l'anno, che integra teoria e pratica, e un laboratorio dove sono presenti simulatori di vecchi e nuovi impianti per addestrare i tecnici che dispongono anche di un'app battezzata Field Link con i manuali di tutti gli apparecchi e indicazioni su come gestire i guasti.
"Il parco installato in Italia ha ancora tantissimo vecchio, ha impianti più recenti e questi modernissimi. Quindi riuscire a padroneggiare sia la vecchia meccanica con i sistemi più moderni è la vera criticità, essere un po' polivalenti a gestire e a destreggiarsi con le vecchie e le nuove tecnologie".
Schindler ha partecipato anche a diversi appalti pubblici. A Milano sta installando 152 fra scale e tappeti mobili per la nuova linea della metro M4. A Roma invece il gruppo svizzero si è occupato per un anno da giugno 2019 a giugno 2020 della manutenzione dei 733 impianti dell'intera rete metropolitana ereditati in condizioni critiche, documentate da fatti di cronaca, e riconsegnati tutti funzionanti al nuovo gestore. Oggi Schindler ha un contratto per la sostituzione per fine vita di 44 fra scale mobili e ascensori e 4 tappeti mobili in 10 stazioni della Linea B. I lavori di sostituzione sono complessi: si opera sottoterra, in spazi angusti e tutto deve essere pianificato con cura. Per questo in alcuni casi come a Castro Pretorio e Policlinico, oggi ultimate, si è resa necessaria la chiusura delle stazioni.
"Facciamo chiarezza: Schindler è da due anni che non ha più in carico la manutenzione degli ascensori delle scale mobili della metropolitana di Roma. Quindi, chiaramente, eventuali disservizi in questo momento sugli impianti sicuramente non sono riconducibili alle nostre attività. Noi oggi ci stiamo occupando puramente della sostituzione degli ascensori delle scale mobili di alcune stazioni della linea B che sono giunti a fine vita. C'è un cronoprogramma ben definito con la committenza e noi stiamo rispettando questo cronoprogramma".
Tornando alla Lombardia, un altro progetto su cui sta lavorando Schindler è la smart city del futuro Chorus Life a Bergamo, voluta dal cavaliere del lavoro e patron della Gewiss, Domenico Bosatelli. Un progetto di riqualificazione urbana all'insegna della sostenibilità, dove tutto si può gestire tramite app e che dovrebbe essere inaugurato entro fine anno.