Barcellona paralizzata dai posti di blocco per cercare Puigdemont
Barcellona, 8 ago. (askanews) - Barcellona è rimasta paralizzata per diverse ore per l'"Operazione gabbia", un dispositivo della polizia per cercare di arrestare Carles Puigdemont, l'ex presidente del governo regionale catalano, rientrato per la prima volta in Spagna dopo sette anni e mezzo passati a Bruxelles per sfuggire ai mandati di arresto spagnoli per aver organizzato il referendum sull'indipendenza della Catalogna del primo ottobre 2017, dichiarato incostituzionale da Madrid.
Malgrado la legge di amnistia approvata dal governo spagnolo di Pedro Sanchez, il Tribunale supremo ha deciso di non applicarla ad alcuni dei reati contestati a Puigdemont. Il leader indipendentista ha allora lanciato una sfida ai giudici di Madrid ed è rientrato oggi a Barcellona con l'obiettivo dichiarato di assistere come deputato regionale all'investitura parlamentare del nuovo capo dell'esecutivo catalano, il socialista Salvador Illa. In mattinata Puigdemont ha tenuto un comizio in una piazza vicina al parlamento regionale catalano davanti a migliaia di manifestanti indipendentisti dopodiché - anziché recarsi all'investitura - è riuscito a dileguarsi, nonostante l'ingente dispositivo di sicurezza che circondava la manifestazione.
Dopo alcune ore la polizia autonoma catalana (Mossos d'Esquadra) ha deciso di togliere i posti di blocco che stavano causando importanti imbottigliamenti, soprattutto nelle arterie che portano fuori città, e ha annunciato l'arresto di un poliziotto sospettato di aver aiutato l'ex capo del governo regionale a fuggire ancora una volta.