Roma, 6 set. (askanews) - Di Scianna colpiscono la vitalità, l'ironia, anche la commozione quando ricorda l'amico di sempre Leonardo Sciascia. Roberto Andò racconta il grande fotografo siciliano in "Ferdinando Scianna - Il fotografo dell'ombra", un documentario-conversazione presentato in anteprima a Venezia e che sarà nelle sale ad ottobre. Intanto il film di Andò alla Mostra ha vinto lo Special Award Premio Film Impresa promosso da Unindustria.
Ottantadue anni, nato a Bagheria come Tornatore, che lo considera uno dei suoi maestri, Scianna ha iniziato a fotografare la sua Sicilia a 16 anni, un mondo arcaico e vivace, con le sue feste religiose e i volti intensi. Da lì è partito per Milano ed è diventato fotoreporter per L'Europeo, poi il primo fotografo italiano ad entrare nella Magnum, diventando amico intimo di Cartier-Bresson. Quando a fine degli anni Ottanta Dolce e Gabbana lo chiamarono per realizzare un servizio di moda nella sua Sicilia Scianna realizzò una campagna che è rimasta nella storia del costume.
Nel documentario di Andò, a cui Ferdinando è legato da una forte amicizia, spiega che la propria fotografia si muove "tra durezza della realtà e follia". "La fotografia dell'impegno come giustificazione di tutto il tuo fare mi ha sempre tenuto in sospetto. - ha detto Scianna - Tu devi schierarti in rapporto al dolore, in rapporto all'ingiustizia, eccetera, ma la vita va al di là di quello. Ma bisogna raccontare anche il sorriso di un bambino, le rughe di una persona anziana, bisogna raccontare l'amicizia. E questa qui è la chiave di tutto: amicizia".