Milano, 26 set. (askanews) - Il presidente Sergio Mattarella è intervenuto sulla vicenda della Global Sudum Flotilla, la flotta di navi civili che sta navigando verso Gaza per portare aiuti, chiedendo agli attivisti di non mettere a rischio la propria incolumità e di accettare una mediazione, in particolare quella che prevederebbe un cambio di rotta verso Cipro, per affidare gli aiuti al Patriarcato Latino di Gerusalemme.
All'appello ha risposto la portavoce italiana della spedizione Maria Elena Delia, che non ha escluso la possibilità di mediazioni, respingendo però il cambio di rotta.
"Noi siamo pronti a valutare delle mediazioni ma non cambiando rotta perché cambiare rotta significa ammettere che si lascia operare un governo in modo illegale senza poter fare nulla", ha detto. "Questa proposta arriva per evitare che le nostre barche navighino in acque internazionali con il rischio d'essere attaccate. Come dire 'se vi volete salvare, noi non possiamo chiedere a chi vi attaccherà di non attaccarvi, malgrado sia un reato, chiediamo a voi di scansarvi'", ha aggiunto.
Nei giorni scorsi le barche della Flotilla hanno subito diversi attacchi con droni, in seguito ai quali il governo italiano ha deciso di inviare la fregata Fasana per affiancarle.