Angouleme, 20 nov. (askanews) - Il Festival d'Angouleme, evento francese dedicato ai fumetti, dopo 50 anni rischia di saltare. A travolgerlo il boicottaggio da parte degli autori che ha portato i grandi editori a rinunciare alla loro partecipazione. Da lì, a cascata, il ritiro dei finanziamenti pubblici e un caos organizzativo per cui lo stesso sindaco di Angouleme ha chiesto agli organizzatori (la società 9eArt+ insieme con Fidb che è proprietaria dell'evento) di cancellare l'edizione 2026, prevista a gennaio.
"Ritengo che oggi la crisi sia grave e che la nostra responsabilità sia quella di fare in modo che si trovi un nuovo operatore il prima possibile per poter portare avanti l'edizione 2027, perché quella deve avere luogo. Deve essere la festa del rinnovamento", ha detto.
Ma perché gli autori vogliono boicottare un festival considerato fra i più prestigiosi, e fra loro ci sono nomi pesanti come Art Spiegelman, autore di "Maus" e monumento dell'arte del fumetto e Anouk Ricard, vincitrice del Grand Prix dello scorso anno. Il festival era già pesantemente sotto accusa per l'eccessiva commercializzazione, la scarsa attenzione alla qualità dei contenuti proposti, per i biglietti troppo cari; poi la questione che ha fatto precipitare tutto e dato il via ai boicottaggi: una dipendente del Festival è stata licenziata dopo aver denunciato uno stupro, scatenando le proteste di autrici e autori.



