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"La figlia della Kyenge assunta al ministero, 15mila euro al giorno": occhio alla bufala su Facebook

Giulio Bucchi
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D'accordo, il web è pieno di creduloni ma questo è troppo. Sì, c'è qualcuno che non conosce Rihanna. E qualcuno che la confonde pure con la figlia di Cècile Kyenge, ex ministro dell'Integrazione nel governo di Enrico Letta. Da qualche mese su Facebook gira un "meme", vale a dire una foto con slogan, che ritrae la popstar delle Barbados diventata miracolosamente "Rita Anna Kyenge, figlia di Cecile Kyenge". "Ieri - denuncia la foto - è stata nominata dirigente al ministero dell'Integrazione. Stipendio 15.000 euro al mese. Nessun tg lo ha detto!!!". Possibile cascarci? Sì, anche se a pubblicarla per la prima volta, a marzo, è stata la pagina satirica Condividi se sei honesto. Basterebbe il nome e un po' di malizia in più e tutto finirebbe in una risata. E invece no: in migliaia continuano a condividerla sdegnati, proprio come accaduto ad altre celebri e clamorose bufale anti-Casta e in odor di razzismo, dalla presunta Luciana Boldrini, sorella di Laura (in realtà l'attrice protagonista della serie tv Jessica Jones), o il Morgan Freeman diventato immigrato mantenuto dallo Stato italiano o il Jim Morrison bandito dell'Est-Europa che imperversa tra Veneto e Friuli. Va bene la polemica politica, passi pure l'antipatia personale, ma un po' di scaltrezza in più non guasterebbe perché il rischio di fare la figura dei fessi è altissimo. Al bar e sui social.

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