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Parenzo, il sit-in degli studenti pro-Palestina davanti a La7 per attaccarlo

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"Sono qui a lavoro dalle 8, mi sembra tutto sotto controllo". David Parenzo si collega con Andrea Pancani a Coffee Break, il programma che precede il suo L'aria che tira, e fa spallucce riguardo alla nuova, vergognosa aggressione (verbale) ai suoi danni avvenuta davanti alla sede di La7. 

Intorno alle 8 del mattino i ragazzi e le ragazze delle organizzazioni studentesche Cambiare Rotta e Osa si sono presentati davanti agli studi srotolando uno striscione: "25 aprile. Minacce e aggressioni. Parenzo, vuoi ancora darci lezioni?". Il riferimento è proprio a Parenzo, che era già stato contestato all'università La Sapienza il mese scorso. Il conduttore giovedì mattina aveva preso parte al corteo della Brigata ebraica per il 25 aprile e ha assistito in prima persona ai tafferugli di Porta San Paolo, quando il corteo degli studenti e dei pro-Palestina è venuto a contatto con il resto dei manifestanti. Ne sono seguiti sputi, spintoni e insulti, con accuse incrociate delle due "fazioni". 

 

 

 

Immediata la solidarietà di alcuni esponenti della politica nei confronti del giornalista. "Voglio rinnovare la mia solidarietà a Parenzo contro il quale alcuni comunisti hanno inscenato stamattina addirittura un sit-in davanti alla sede di La7 - dichiara in una nota il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, componente della commissione di Vigilanza Rai -. Accusando Parenzo di aver partecipato alle manifestazioni del 25 aprile, ricordando anche il sacrificio della Brigata ebraica. L'intolleranza comunista, soprattutto a Roma, cresce in maniera grave. L'antisemitismo si manifesta in maniera pericolosa".

 

 

 

"Rileviamo che perfino un'emittente che si caratterizza con tanti programmi molto orientati a sinistra - sottolinea ancora Gasparri - viene aggredita in modo intollerabile dagli estremisti rossi che sono andati a fare questa contestazione razzista nei confronti di Parenzo. Conosco bene e rispetto David, che non è certamente un uomo di destra, ma siccome è ebreo deve subire il razzismo antisemita di pezzi di sinistra. Contro questi razzisti le autorità competenti devono intervenire. Il razzismo antisemita della sinistra sta esplodendo. Non lo si può tollerare e non lo si può sottovalutare. I partecipanti a questo sit-in devono essere perseguiti anche in base alla legge Mancino. Immagino siano stati identificati e immagino che la magistratura agirà con immediatezza".

Anche Enrico Borghi, senatore e capogruppo di Italia Viva a Palazzo Madama, lancia un appello preoccupato: "Fermiamo subito un antisemitismo che si manifesta nella nostra società, nelle università, nei cortei o in queste inaccettabili irruzioni in redazioni giornalistiche. Ieri ero presente a Milano, quando si insultavano le persone che al corteo del 25 aprile portavano i cartelli con i nomi dei lager nazisti dove venne compiuta la Shoah. Un incredibile e paradossale rovesciamento della realtà, come se fossimo in un racconto distopico. E la condanna di questi gesti e di questo clima deve essere incondizionata ed unanime". 

Guarda qui il video di CoffeeBreak

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