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Mafia: fatta luce su omicidio del 1983, un arresto nel Nisseno

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Palermo, 8 mar. (AdnKronos) - Fatta luce a distanza di 35 anni sull'omicidio di Vincenzo Vacirca, all'epoca 42 enne, freddato a Niscemi (Caltanissetta) l'8 novembre del 1983. La Squadra mobile ha arrestato stamani Domenico Vaccaro, 64 anni, ritenuto dagli investigatori uomo d'onore della famiglia mafiosa di Campofranco, strettamente legato al boss Giuseppe 'Piddu' Madonia e uomo di fiducia di Bernardo Provenzano, che annotava il nome di 'Mimì Vaccaro' nei suoi pizzini scoperti nel covo di Montagna dei cavalli al momento del suo arresto. Gli agenti hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa lo scorso 5 marzo dal gip di Caltanissetta, Marcello Testaquatra, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia nissena. Dopo l'arresto di Alessandro Barberi, uomo d'onore della famiglia mafiosa Rinzivillo di Gela, avvenuto nel gennaio del 2014 nell'ambito dell'operazione 'Fenice', Vaccaro ne ereditò lo scettro, divenendo il responsabile provinciale per Cosa nostra della provincia di Caltanissetta. L'omicidio di Vacirca maturò nell'ambito della guerra di mafia degli anni Ottanta. Grazie anche alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Salvatore Riggio, Ciro Vara, Antonino Pitrolo gli investigatori sono riusciti a ricostruire le fasi preparatorie ed esecutive dell'agguato deciso dopo l'omicidio di Salvatore Arcerito, detto 'u lumiaru', capofamiglia di Niscemi, assassinato il 30 aprile del 1983, un omicidio attribuito a Giuseppe Vacirca, fratello di Vincenzo.

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