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Irpef comunale e regionale, gli aumenti di marzo

Lucia Esposito
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E' arrivato il mercoledì di Renzi. Oggi, 12 marzo, dovrebbe arrivare il provvedimento prevede una riduzione dell'Irpef per i lavoratori che guadagnano meno di 25 mila euro l'anno. L'ipotesi è che si arrivi a un calo dell'aliquota del 38%. Ma proprio non giorno in cui Renzi annuncia trionfate che "per la prima volta sarà messa nelle tasche degli italiani una certà quantità di denaro", proprio quando il governo prova a mettere un argine alla crisi economica che attanaglia gli italiani, il federalismo fiscale allunga le mani nel portafoglio degli italiani. Infatti è mese di marzo durissimo per quanto riguarda gli acconti e saldi delle addizionali regionali e comunali. Molti sindaci hanno aumentato le aliquote e, secondo il calcolo della Uil, Nella prossima busta paga i lavoratori dipendenti e i pensionati troveranno "l'amara sorpresa" di dover pagare mediamente 97 euro complessivi tra saldo e acconto dell'Irpef sia Regionale, sia Comunale, pari al 29,3% in più rispetto al mese di marzo dello scorso anno. I conti In particolare per l'Irpef regionale si pagheranno mediamente 59 euro, a fronte dei 49 euro dello scorso anno (+ 20,4%), mentre per l'Irpef comunale 38 euro, a fronte dei 26 euro dello scorso anno (+ 46,1%). Gli acconti, per l'Irpef regionale e comunale, spiega Guglielmo Loy, segretario Confederale Uil, "sono gravati dagli aumenti apportati da alcune Regioni per quest'anno, ma soprattutto, per quanto riguarda l'Irpef Comunale, ci sarà l'effetto degli aumenti di aliquota decisi dai Comuni lo scorso anno". Infatti, per quanto riguarda l'Irpef Comunale, lo scorso anno, su 6.707 Comuni che hanno applicato la maggiorazione dell'imposta, ben 1.443 municipi (il 21,5%) hanno aumentato l'aliquota. Mentre, continua Loy, per l'Irpef Regionale 2014, 4 Regioni (Piemonte, Liguria, Lazio e Umbria) hanno aumentato l'aliquota, arrivando, come nel caso del Lazio, all'aliquota massima consentita del 2,33%. Nelle grandi città come Roma l'acconto e il saldo peseranno mediamente 139 euro (83 euro per l'Irpef regionale e 56 euro per quella comunale); a Torino 126 euro (76 euro per l'Irpef regionale e 50 euro per quella comunale); a Napoli 123 euro (73 euro per l'Irpef regionale e 50 euro per quella comunale); a Genova 115 euro (65 euro per l'Irpef regionale e 50 euro per quella comunale). A Milano si pagheranno mediamente 107 euro (57 euro per l'Irpef regionale e 50 per quella comunale) e si faranno sentire l'aumento dell'aliquota decisa dal Comune e la riduzione delle agevolazioni per i redditi sotto i 33.500. Nel frattempo si sta delineando, come per alcune Regioni, un trend in crescita per l'Irpef comunale 2014. Su 104 Comuni che hanno deliberato per il 2014, 43 di hanno aumentato l'aliquota Irpef. Gli aumenti Ciò che maggiormente preoccupa la Uil è il possibile dato finale su quanto i lavoratori e i pensionati pagheranno di tasse locali: quella Regionale passerà mediamente dai 363 euro del 2013 ai 409 euro del 2014 (+ 12,7%), con picchi di 536 euro nel Lazio (+ 34,3%), e 490 euro in Piemonte (+ 25,3%). L'Irpef comunale passerà dai 140 euro medi pagati nel 2013 ai 155 euro medi di quest'anno (+ 10,7%), con punte di 207 euro a Roma e 184 euro a Napoli, Milano e Torino.

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