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Il piano di Renzi : regalare all'Europa gli immobili italiani

Matteo Legnani
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Una cosa sono le parole e un'altra sono i numeri che fotografano la condizione dell'Italia: le prime, quelle di Renzi, sono belle. I secondi, quelli sulla disoccupazione o sul Pil o sul debito pubblico, sono brutti. Bruttissimi. E il governo, al di là del blaterare, sta pensando a iniziative "radicali". Così, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Del Rio, definisce in una intervista al Corriere della Sera quanto Renzi e i suoi pensano di fare per mettere un freno al galoppare del debito pubblico. Che anche in questi mesi di nuovo governo ha continuato a crescere fino a toccare il 135% del Prodotto interno lordo. Nuovo record ogni tempo. "Curva di discesa del debito pubblico ancora troppo lenta" la definisce il braccio destro di Renzi. Ma la realtà è un'altra. Così, spiega, bisogna percorrere una strada nuova, che non è nè improvvisata nè avventurosa, come qualcuno dice. Se ne parla da tempo, ma finora nessuno ha avuto il coraggio di fare il primo passo". Delrio non si riferisce a una ristrutturazione del debito, come accaduto in Argentina e in Grecia. "qui - spiega - se ne viene fuori solo con un orizzonte europeo più ampio". Cioè? "Cioè gli euro union bond, cioè la mutualizzazione del debito. Si crea un fondo federale europeo al quale ogni Stato conferisce un pezzo del proprio patrimonio immobiliare e non. Cioè garanzie reali che possono essere utilizzate in parte per investimenti strutturali, in parte per alleggerire il debito pubblico che potrebbe essere tagliato del 25-30%".  

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