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Ue, il Tesoro userà la riserva di 3,3 miliardi ma addio alla crescita

Ignazio Stagno
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La coperta è sempre corta. Il ministro Padoan è pronto per scrivere la lettera di risposta al commissario Jirki Katainen sui chiarimenti chiesti dall'Ue sulla manovra. Se la partita si chiudesse con una correzione con una correzione aggiuntiva del deficit pubblico di 0,2 punti di Pil 3,3 miliardi di euro, oltre al miliardo e mezzo di riduzione già prevista. Il governo dunque cerca di riparare i danni attingendo alle risorse destinate alla crescita e questa mossa potrebbe ridurre di un terzo circa le opportunità di ripresa. I soldi in più che servirebbero per ridurre il deficit strutturale e chiudere il compromesso con Bruxelles sono stati accantonati nel bilancio. Cosa può succedere - Se l'accordo con la Ue, come racconta Il Corriere della Sera, si chiudesse destinando 4-5 miliardi da una manovra di 10 miliardi che deriva da minori entrate e maggiori spese per 30 miliardi compensati solo da 20 miliardi di maggiori tasse e tagli di spesa si scenderebbe a 7 miliardi. Ma un'altra mossa che potrebbe fare il governo per tappare le falle della manovra potrebbe riguardare l'aumento dell'Iva. Nonostante le rassicurazioni di Pier Carlo Padoan l'incremento progressivo dovrebbe essere molto consistente, 2 punti per l'aliquota del 10 per cento, 2,5 punti per quella del 23. Insieme al taglio sulle detrazioni Irpef dovrebbe portare 16 miliardi nel 2016 e 24 nel 2017. Insomma le "clausole di salvaguardia" potrebbero riparare i danni ma affossare la crescita. Il tutto sulle nostre spalle. 

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