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Romano Prodi e le responsabilità che la Germania non si assume

Lucia Esposito
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Il papà dell'euro, Romano Prodi, in un editoriale su Il Messaggero mette sotto accusa la Germania. Partendo dallo stato di crisi di quasi tutti i Paesi della Ue, delle misure di Draghi per aiutare l'Europa a uscire dalla stagnazione con i consumi che non si riprendono, la disoccupazione che continua a crescere, l'ex presidente del Consiglio mette sul banco degli imputati la Germania e la sua politica dell'austerità a tutti i costi. Il compito della Germania - Per Prodi i 300 miliardi di investimenti programmati da Juncker non sono sufficienti, serve un cambiamento di prospettiva di Berlino e uno sguardo più illuminato sul resto d'Europa. Scrive Prodi che per la Germania la politica dell'austerità è come una medicina ma considerato che la leadership tedesca è ormai indiscussa accanto a queste richieste serve un'assunzione di responsabilità. L'Italia deve fare la sua parte, realizzare al più presto le riforme annunciata ma è anche vero che deve essere messa in condizione di poterle attuale. E la Germania deve tenere conto di ciò. 

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