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Oscar Pistorius, cinque anni per l'omicidio di Reeva Steenkamp

Andrea Tempestini
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Cinque anni di prigione per Oscar Pistorius. Questa la pena per l'omicidio colposo della fidanzata, Reeva Steenkamp, avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 febbraio 2013. La sentenza è stata letta nel tribunale di Pretoria dalla giudice Thokozile Masipa. A causa dei tempi immediati della giustizia di rito anglosassone, Pistorius, subito dopo la pronuncia della sentenza, è stato prelevato dagli agenti e trasferito nelle celle del tribunale, in attesa del trasferimento nel carcere dove sconterà la condanna. L'atleta paralimpico è stato condannato anche ad altri tre anni per possesso di armi da fuoco, ma questa sentenza è sospesa con la condizionale. Prima della lettura del dispositivo della condanna, per la quale il giudice ha chiesto a Pistorius di alzarsi in piedi, la Masipa ha sottolineato di non ritenere "appropriata" la pena ai lavori socialmente utili. Cinque anni, dunque, che nella realtà dei fatti, secondo gli esperti, si tradurranno in soli 8-10 mesi di cella, poi i domiciliari. Prima della lettura della sentenza, nella lunga arringa, la difesa aveva dichiarato che la pena minima che sarebbe stata ritenuta "soddisfacente" nei confronti di Pistorius fosse quella a dieci anni di detenzione.  "Siamo molto contenti" - La famiglia di Reeva, comunque, si è detta soddisfatta della sentenza e ha fatto sapere che non farà appello. Il padre ha detto che "siamo molto contenti". I calcoli sui tempi di detenzione del campione, inizialmente, erano stati fatti dall'avvocato dell'atleta, secondo il quale sconterà in prigione solo 10 dei 60 mesi complessivi ai quali è stato condannato. Il resto della pena, appunto, ai domiciliari, un tempo pari trascorso a quello durante il processo a casa dello zio. Anche la procura sudafricana si è detta convinta che Pistorius non sconterà tutta la condanna dietro le sbarre, e ha fatto sapere di star valutando la possibilità di ricorrere in appello contro la sentenza. Infine, i già citati pareri dei giuristi locali, secondo i quali la prigionia potrebbe ridursi fino a otto mesi.

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