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Rifugiati, lo studio sulle richieste di asilo in Europa: siriani al Nord, somali ed eritrei al Sud

Giulio Bucchi
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Mettiamola così: ci sono rifugiati di Serie A e di Serie B. Molto dipende dai Paesi a cui fanno domanda di asilo, altrettanto però dalla loro nazionalità. Perché i siriani, per reddito pro capite, livello di istruzione e capacità di integrazione, sono molto ambiti (e ben accetti) soprattutto dai paesi del Nord Europa, che 9 volte su 10 accolgono le loro richieste. Gli immigrati dall'Africa subsahariana e dalla Somalia, fanalini di coda per istruzione, invece, il più delle volte si fermano in Italia dove le loro domande vengono accolte più facilmente. Matteo Renzi, nella sua intervista sul Corriere della Sera, chiede un "diritto d'asilo europeo" per semplificare la materia, ma la strada sembra molto lunga e difficile, almeno a giudicare dai dati pubblicati da Repubblica. Accoglienza fai-da-te - Le differenze e la facilità o meno di vedersi accettata una richiesta di asilo dipende da questioni sociali (per esempio, la comunità di riferimento già presente nel paese accogliente) e politiche. Per ora, la norma è fai-da-te. Il diritto internazionale, infatti impone a ciascun Stato di accogliere i richiedenti asilo fino all'accertamento o al rifiuto dello status di rifugiato. I tempi variano da Stato a Stato, con una media di 12 mesi di attesa. Secondo la ricerca della Fondazione Leone Moressa con il sostegno di Open Society Foundation, pubblicata da Repubblica, nei Paesi Ue nel 2014 è stato accolto il 44,7% delle domande esaminate. Si va dal 9,4% dell'Ungheria (il Paese del muro, con il premier Orban fautore di una linea durissima) al 76,6% della Svezia, la più aperta all'immigrazione. Proprio in Svezia la comunità siriana è fortissima, anche perché addirittura il 99,8% delle richieste di asilo viene accettato. I 122mila richiedenti asilo provenienti dalla Siria trovano vita facile anche in Francia (95,6% di sì) e Germania (93,6%). Difficile restare in Ungheria (69,2%) e ancora di più in Italia (64,3%). Chi resta in Italia - Per gli afghani invece la Terra promessa è l'Italia, con il 95,4% di richieste di asilo accettate a fronte del 66,1% della Germania, il 36,9% dell'Inghilterra, il 26,2% dell'Ungheria. In Italia record anche per chi proviene dalla Somalia (94,7%, davanti all'Ungheria con il 92,9%), mentre il paese da evitare è la Francia (23,2%). Stessa cosa per gli eritrei: 89% di accoglienza in Italia, 26% in Francia. 

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