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Jet militari francesi in Libia: sorvolano le zone in mano a Isis

Eliana Giusto
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Caccia francesi stanno conducendo voli di ricognizione e raccolta informazioni sulle zone controllate dallo Stato islamico in Libia e ha in programma di condurne altri. Lo ha reso noto un dossier dell'Eliseo, diffuso prima che il presidente François Hollande arrivi nel pomeriggio sulla portaerei Charles de Gaulle. Due missioni sono state condotte il 20 e 21 novembre nelle zone di Sirte e Tobruk, ha riferito il documento. Si tratta della prima volta che Parigi rende pubblico di aver condotto operazioni sulle zone in mano allo Stato islamico in Libia. I jet militari francesi bombardano lo Stato islamico in Iraq da oltre un anno e in Siria da settembre. Dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi hanno rafforzato le loro missioni contro i jihadisti in Siria. Né il ministero della Difesa, né l'ufficio del presidente sono stati disponibili per commenti sulle missioni in Libia, dove ci sono fra 2mila e 3mila combattenti dello Stato islamico. Quello libico sarebbe l'unico affiliato all'Isis ad aver ricevuto sostegno e guida da parte delle roccaforti in Siria e Iraq, secondo gli esperti Onu. La Libia è un Paese nel caos, con due governi rivali e relative fazioni armate, mentre le autorità francesi da oltre un anno lanciano l'allarme sul fatto che il vuoto politico potrebbe creare condizioni favorevoli ai gruppi islamisti. Parigi ha ricollocato circa 3.500 soldati, precedentemente inviati in Mali nel 2013, nell'Africa occidentale, tra cui vicino al confine meridionale della Libia, per contrastare la minaccia terroristica.

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