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Miami, le pagelle della Sprint Race: Leclerc respira, delusione Alonso, Max come nessuno 

Leonardo Filomeno
Leonardo Filomeno

La collaborazione con Libero dal 2010. Ritratti ed interviste diventano presto la sua specializzazione, tra ritmi in 4/4 e immaginario popolare. La passione per rombi e motori risale ai tempi di Barrichello & Schumi. Nel 2019 stila la sua prima Pagella durante il GP di Austin. Diventeranno tante. A questo blog il compito di raccoglierle tutte.

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VERSTAPPEN 9
L'assetto più carico della Rossa riduce il distacco dal bolide alieno. Un occhio allo specchietto ci sta, soprattutto all'inizio. Ma poi niente di nuovo. Se non la sesta pole consecutiva dell'anno. Solito portento. 

LECLERC 8
Fiducia e speranza, dopo un inizio in salita. Conferma le buone sensazioni e tiene botta in 3 prove su 3. Tra i candidati per le prime caselle terrestri stavolta c'è anche Charles. 

RICCIARDO 7
La Racing Bulls batte un colpo. E lui sembra cogliere la palla al balzo. Dopo infinite gare al buio, un miracolo. Anzi, mezzo. In Q1, manco a dirlo, è già depennato.

PEREZ 6
Infilato allo start dall'oriundo, gli restituisce il torto e torna almeno sul podio. Il minimo sindacale in una Sprint incolore. 

SAINZ 5
Il GP cinese sembra aver spento il fuoco ardente dello spagnolo. Chiude da dove era partito, ossia dietro al compagno. Incombe Piastri e non riesce a superare nemmeno l'oriundo. Che succede, Carlitos?

HAMILTON 4
Infiniti giri dietro a una Haas. E va veloce solo in pit lane. Così il punticino spuntato all'ultimo glielo cancellano. Peggio solo la dispersa Mercedes del compagno. Con Wolff, tutti e 3 a Chi l'ha visto.

ALONSO 0 
Innesca una carambola al via che danneggia, tra gli altri, il compagno di squadra (vabbè, capirai). E soprattutto l'incolpevole Norris. Sprint horror. E le qualifiche di gara non vanno meglio: partirà 15esimo.

 

 

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