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Sterminata famiglia, bimba vivasotto il cadavere della madre

La ferocia dell'attacco fa pensare a un professionista o ad una rapina finita nel sangue

Leonardo Diana
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Strage in Alta Savoia. Padre, madre e nonna trovati uccisi all'interno di un'auto; un'altra persona, in bicicletta, a poca distanza. Salve le figlie: la più piccola, 4 anni, è rimasta per otto ore nascosta in macchina, la sorella, 8 anni, ferita, è in ospedale e non è in pericolo di vita. La più piccola, che rimasta sotto il corpo della madre morta per otto ore, è stata trovata nella stessa auto dove giacevano i cadaveri del padre e della nonna, tutti crivellati di colpi mentre il corpo dell'altra vittima, un ciclista, è stato ritrovato accanto alla vettura; l'altra sorellina, poco più grande, sopravvissuta è in gravi condizioni in ospedale. La tragedia, che assomiglia ad un horror raccapricciante, è accaduta sullo sfondo delle Alpi dell'Alta Savoia. I cadaveri sono stati scoperti mercoledì pomeriggio in una zona boschiva della località di Chevaline, sul lago di Annecy, poco lontano dai confini di Svizzera e Italia. Una carneficina - La ferocia dell'attacco fa pensare a un professionista; secondo un'ipotesi, potrebbe essersi trattato di una rapina finita male, ma c'è anche chi teme che la famiglia possa aver disturbato inavvertitamente un gruppo di narcotrafficanti. Sul posto sono stati trovati una quindicina di bossoli che provenivano probabilmente da una pistola automatica. L'unica traccia al momento è un'auto che, nel pomeriggio, avrebbe attraversato il villaggio di Chevaline a grande velocità; la polizia, che non ha ancora identificato ufficialmente le vittime, si sta concentrando sulla descrizione del veicolo. Le vittime - Secondo la versione ufficiale, gli agenti hanno constatato la morte delle quattro persone, evacuato la piccola di 8 anni ferita - probabilmente è la sorella della bimba ritrovata viva - e poi non hanno toccato nulla sulla scena del crimine fino a quando non sono arrivati gli esperti della polizia scientifica, ma ormai era già notte. La bimba non è stata individuata dunque fino a mezzanotte, otto ore dopo la sparatoria: era nascosta sotto le gambe della madre. Gli inquirenti stanno cercando di venire a capo del giallo. La famiglia, arrivata in Francia a fine agosto in una zona, vicino Doussard, molto popolare tra i britannici durante i mesi estivi, stava trascorrendo le vacanze in un camping, a Sant Jorioz. La scomparsa del gruppo era stata denunciata mercoledì da un'altra famiglia britannica. Stamane i corpi sono stati rimossi dall'auto, dopo che gli esperti avevano lavorato per tutta la notte. A scoprire l'auto con i cadaveri, una BMW immatricolata in Gran Bretagna, un ciclista poco prima delle quattro del pomeriggio ora locale. L'uomo, un impiegato della UgiTech in congedo parentale e che viveva nella zona, era uscito per fare un giro in bicicletta: nella notte, ancor sotto shock, ha dovuto ricorrere a cure mediche. Il ciclista morto, un uomo, è stato trovato a pochi metri dall'auto, che era ferma in un isolato parcheggio vicino la città di Chevaline, non lontano da Albertville: probabilmente l'uomo ha visto la sparatoria ed è stato freddato perchè non parlasse. Anche la bimba ferita è stata trovata a poca distanza dall'auto, sanguinante per almeno tre colpi di arma da fuoco: è stata portata in elicottero all'ospedale di Grenoble, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. A un certo punto, nella notte, la polizia francese l'ha anche data per morra. La piccola sopravvissuta invece è stata affidata alle cure di psicologi: "La bimba ha cominciato a parlare spontaneamente, in inglese, quando un poliziotto l'ha presa in braccio e tirata fuori dall'auto", ha raccontato il procuratore di Annecy, Eric Maillaud. Rimane un mistero il motivo della carneficina.

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