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Bild accusa il Cardinal Bertone: "Ha finanziato Don Matteo coi soldi dello Ior"

Nicoletta Orlandi Posti
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Secondo il quotidiano tedesco Bild l'Autorità di Informazione Finanziaria della Santa Sede e della Città del Vaticano avrebbe aperto delle indagini relative a un prestito di 15 milioni di euro che sarebbe stato concesso dallo Ior alla casa di produzione televisiva Lux Vide (della famiglia Bernabei, ma impegnata su temi religiosi con fiction come Don Matteo) dietro sollecitazione dell'ex segretario di Stato Tarcisio Bertone. Di tale indagine non c'è traccia però nel Rapporto presentato ieri dal direttore dell'Aif, Renè Brulhart ed è stata smentita categoricamente dal portavoce della sala stampa vaticana. "A proposito di notizie che circolano in queste ore, dichiaro che non vi è in corso alcuna indagine di carattere penale da parte della magistratura vaticana a carico del cardinale Tarcisio Bertone", ha detto Padre Federico Lombardi. Anche il cardinale Bertone ha smentito decisamente l'accusa di malversazione riportata dal tabloid Bild, poichè, ha detto, «la convenzione dello Ior con la società Lux Vide è stata discussa e approvata dalla commissione cardinalizia di vigilanza e dal consiglio di sovrintendenza nella riunione del 4 dicembre 2013, come dimostra il verbale relativo». Poi commenta: "C'è molta invenzione da parte della stampa, io sono più citato di altri cardinali. Non riesco a capire il perché di questi attacchi. Sono in sintonia con il Papa, mi sento tranquillo". Bild sostiene che a causa delle pressioni di Bertone, la Lux Vide avrebbe ricevuto sostegno finanziario con operazioni su obbligazioni convertibili, nonostante che l'istituto bancario della Santa Sede fosse contrario. Alla fine dell'anno scorso, la banca vaticana avrebbe ceduto a una fondazione la sua partecipazione (pari al 16 per cento del valore dell'azienda) a Lux Vide. Bild non manca di ricordare il caso del lussuoso attico di Bertone, ponendolo implicitamente in relazione indiretta con la presunta inchiesta sul suo conto.

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