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Milano, la confessione di Frigatti: "Sono illuminato"

Ignazio Stagno
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Ha ucciso un passante a coltellate e altri due li ha feriti in modo grave. Davide Frigatti dopo la strage di ieri pomeriggio alla periferia di Milano non è pentito. Agli investigatori ha spiegato il movente per il suo gesto: "Sono un illuminato. Ho ucciso peccatori che volevano farmi del male". Davide, 33 anni, impiegato in una agenzia pubblicitaria, senza alcun vestito addosso mentre urlava "sono un uomo libero". Le immagini sono state catturate da alcune persone presenti sul posto e pubblicate dal Corriere della Sera. Nei tempi recenti Frigatti aveva conosciuto due ragazze con le quali aveva tentato un approccio insistente, al punto che entrambe avevano deciso di bloccare qualsiasi contatto su Facebook e Whatsapp. Le due giovani erano entrate a far parte della sua comitiva di amici a Cinisello Balsamo.  Gesto folle - Proprio il giorno prima della follia, dicono ora i famigliari, il giovane aveva manifestato lo stress per una delusione amorosa causata dalla fine di una relazione. Ma aveva tentato di rassicurare i genitori parlando di una "forza interiore" che aveva trovato grazie alla religione.Ora gli investigatori parlano di un "uomo squilibrato". Nell'ufficio della polizia ha alternato momenti di mutismo a esplosioni di rabbia. Intanto una famiglia nel milanese piange la morte di Franco Mercadante. Aveva 51 anni, gestiva un autolavaggio in via De Amicis a Cinisello Balsamo, nella periferia Nord di Milano. Altri due sono in prognosi riservata, gravissimi. Uno è Francesco S., il gestore del distributore Shell di via Gramsci a Sesto San Giovanni. Ha 55 anni, lotta tra la vita e la morte al San Gerardo di Monza. L'altro è Dario D., 68 anni, ha avuto l'unica colpa di incrociare la strada di questo ragazzo mentre passeggiava al Parco Nord. Li ha feriti tutti a coltellate, diversi colpi, sferrati per uccidere.  

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