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Meriam, la sudanese atterra in Italia con volo di Stato. A Ciampino la accolgono Renzi e Mogherini

Giulio Bucchi
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Meriam Yehya Ibrahim, la donna sudanese condannata a morte per apostasia in Sudan e poi assolta, è in Italia. Arrivata a Ciampino insieme ai suoi due figli con un volo della presidenza del Consiglio, la 27enne diventata simbolo delle difficili condizioni di vita delle donne e dei cristiani in Africa, è stata accolta dal premier Matteo Renzi, sua moglie Agnese e dal ministro degli Esteri Federica Mogherini. "Anche oggi siamo felici. Vi dirà tutto il viceministro Pistelli che ha curato questa operazione. Oggi è soltanto un giorno di festa", è stato il commento a caldo di Renzi, reduce dalla visita diplomatica in Africa. Anche in questo caso, come per i piccoli bambini adottati in Congo e riportati in Italia dopo una trafila burocratica di molti mesi, il governo Renzi può incassare una buona dose di pubblicità positiva dall'Africa. Per chi è in India, come i marò Latorre e Girone, occorre invece aspettare. Fino a quando, non è dato sapere. Meriam a Ciampino da Renzi e Mogherini: guarda la fotogallery   La gioia di Papa Francesco - "E' una grande gioia. Abbiamo seguito il caso sin da prima che fosse resa nota la condanna", ha aggiunto il ministro Mogherini, che ha ritardato la partenza per una missione di due giorni nei Balcani. "Grazie al grande lavoro fatto da tanti, oggi possiamo accogliere Meriam a Roma. Ora lei ha bisogno di tranquillità con la sua famiglia". Il vice-ministro Lapo Pistelli ha annunciato che Papa Francesco è stato informato della notizia da Renzi e "ha espresso i suoi sentimenti di gratitudine al Paese e di felicità per la positiva conclusione di questa vicenda". Poche ore dopo l'atterraggio, la 27enne ha incontrato il Santo Padre in Vaticano.

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