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"Ha l'amante": arciprete cacciatoE Taormina resta senza chiese

Don Salvatore Sinitò accusato di avere una focosa love story con una giovanissima catechista

Matteo Legnani
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C'è chi vorrebbe andare a messa o, semplicemente, entrare per dire una preghiera. E chi si deve sposare, ma non può farlo. Perchè Taormina, la perla del turismo siciliano sul mar Jonio, in questi giorni si mtrova con le porte delle chiese sbarrate. E non si sa per quanto. All'origine della serrata c'è una di quelle storie "pruriginose" tipiche della provincia italiana, con l'aggravante che il suo protagonista (involontario) è un prete: don Salvatore Sinitò. Il quale, a 60 anni, è stato costretto alle dimissioni dall'arcivescovo Calogero La Piana dopo un tam tam di voci in paese che lo vogliono protagonista di una focosa love story con una giovanissima catechista. Una voce oggi, una domani. E l'arcivescovo ha scelto la via più dura. Così don Salvatore ha lunedì scorso, come scrive "La Repubblica", ha consegnato le chiavi di tutte le chiese delle chiese all'arcivescovado di Messina e si è trasferito a casa della madre. "Me ne vado a testa alta - dice il prelato - per non spaccare ulteriormente la comunità dei fedeli. Ma quella ragazza è la fidanzata di mio nipote e ha 25 anni. Io ne ho 60 ed è semplicemente ridicolo attribuirmela come amante". Dall'arcivescovado di Messina, scrive ancora "Repubblica", sono corsi ai ripari, nominando don Carmelo Lupò , vicario dell'arcivescovo La Piana, nuovo arciprete di Taormina. Ma con il fine settimana alle porte è probabile che decine di matrimoni e di funzioni religiose saltino tra domani e domenica.

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