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Baby squillo, la telefonata del fotografo Fusco: "Ho fatto un provino lesbo"

Ignazio Stagno
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Continua l'inchiesta sulle baby squillo di Roma. E dalle carte e dai verbali emergono retroscena inquietanti sui provini che il fotografo Furio Fusco faceva fare alle ragazze da "selezionare". Come racconta Repubblica Roma durante i provini Fusco teneva una reflex pronta a scattare.  Il dietro le quinte di quel pomeriggio del 25 maggio scorso — e del servizio lesbo tra la 19enne I. (oggi indagata insieme a Furio Fusco) e la 16enne S. — è tutto nella cronaca squallida che lo stesso Fusco (intercettato dai carabinieri della IV Sezione del Nucleo investigativo) ha ricostruito al telefono con un'amica. "Oggi sono venute alle due — esordisce Fusco — vabbé, no comment che poi ci stava, a parte I., anche un'altra! Una che era la prima volta in assoluto che faceva una cosa del genere". "E quanti anni ha?" chiede l'amica. Fusco: "17".  Poi aggiunge: "Cioè questa dopo cinque minuti si è scatenata come una belva. Infatti c'era I. che diceva: ammazza! Mi faceva ogni tanto cenno. Eh, si è divertita. Quell'altra un sacco, vedi come? Fate tutte cosi, infatti tutte e due etero quelle due, però poi, hai capito, gli parte la brocca ...".  La telefonata - Il fotografo è appagato, orgoglioso. La ragazza, dall'altra parte del telefono, si scioglie nella curiosità. Vuole altri particolari, chiede, fa domande. Fusco l'accontenta. "E poi si sono infilate sotto la doccia tutte e due insieme. Poi hai capito I.? Lei è proprio figlia di mamma. In questo, mio Dio, è proprio figlia di mamma. Mi ha chiesto: che ci insaponi?". La ragazza infine chiede: "Ti sei divertito?". "Sì" è la risposta del fotografo. Ora anche queste telefonate verranno vagliate dagli investigatori.

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