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Si suicida il parroco accusato di abusi sessuali

laura vezzo
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Si è impiccato don Maks Suard, il parroco 48enne di Santa Croce, coinvolto in un caso di abusi sessuali risalenti a molti anni fa. La notizia è stata data dal vescovo di Trieste, monsignor Giampaolo Crepaldi che si definisce "pieno di dolore e di sgomento". L'antefatto - Il 23 ottobre mons. Crepaldi era venuto a conoscenza di "fatti gravi successi molti anni fa, che coinvolgevano una ragazzina di 13 anni"; e lo scorso sabato, 25 ottobre, aveva chiamato don Maks "per le dovute comunicazioni". In quel frangente, il sacerdote aveva ammesso le sue responsabilità che implicano, per legge canonica, la sua rimozione da ogni incarico pastorale e l'invio del dossier alla Santa Sede. Nella circostanza, il sacerdote, aveva chiesto due giorni per preparare una lettera di dimissioni e una memoria scritta in cui chiedere perdono a Dio, alla Chiesa e alla ragazza per il male commesso. L'incontro fissato era per il pomeriggio di ieri, 28 ottobre. Il ritrovamento del cadavere - Il Vescovo aveva comunicato a don Masks che lo avrebbe incontrato nel pomeriggio, ma una volta arrivato in parrocchia verso le 16.30, ha trovato la porta della canonica chiusa. Chiamato il sacrestano, che gli ha aperto l'ingresso, ha scoperto il corpo privo di vita del sacerdote. Crepaldi fa sapere che "la vicenda del sacerdote avrebbe dovuto seguire il suo iter canonico e giudiziario che forse gli avrebbe consentito nel tempo auspicabile recupero umano e cristiano nel rispetto delle leggi". La curia, "affranta per i risvolti drammatici e inattesi della vicenda", affida l'anima del sacerdote alla preghiera dei buoni e alla misericordia del Padre celeste".

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