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Il sindaco di Terni Di Girolamo: "Mostra su Fiume dannunziana? Ci saremo anche noi, con Elia"

Giulio Bucchi
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Il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo lo ha detto: se il Consolato di Fiume decidesse di allestire una mostra sulla Reggenza del Quarnaro, Terni parteciperà con i ricordi di Elia Rossi Passavanti, nobile ternano comandante de "La Disperata". Memoria - Venerdì 27 marzo Di Girolamo ha partecipato a Identità e cultura italiane nelle ex province di Istria e Dalmazia, evento organizzato dall'avvocato Paolo Crescimbeni in collaborazione con L'Arena di Pola e Laboratorio culturale Triskelion – Mille Patrie e incentrato sulla domanda: "cosa resta nella memoria del nostro Popolo e dei croati del passato italiano sulla sponda orientale adriatica?". Magazzino 18 - Nel corso dell'incontro, la giornalista romana Carla Cace ha presentato il suo Magazzino n. 18 – Le Foto (Ed. Fergen, 2015), volume fotografico con gli scatti del co autore Jan Bernas e che racconta per immagini ciò che resta del magazzino del porto vecchio di Trieste. Il contenuto dell'opera, coerente con il tema dell'iniziativa, ha particolarmente colpito il primo cittadino che non ha esitato a ricordare "l'importanza di testi come questo e di attività come quella oggi proposta, al fine di conservare e di tramandare la memoria di una pagina di storia a lungo dimenticata". L'evento - "Il Console italiano a Fiume ha espresso interesse ad organizzare una mostra dedicata alla Reggenza del Quarnaro. Potremmo contribuire come città con il nostro Passavanti...", propone il moderatore a Di Girolamo che, pronto, risponde: "Parteciperemo volentieri, con materiali e in modo operativo”. Con due Medaglie d'Oro al Valor Militare, il conte Elia Rossi Passavanti è uno dei soldati più decorati d'Italia. Legionario nell'impresa fiumana, alla "corte" del Vate guida "La Disperata", sorta di guardia pretoriana. Prima volta a Terni per Triskelion Mille Patrie, che esprime "soddisfazione per un evento riuscito. Non è il primo che organizziamo: con Krancic nel 2013 abbiamo ascoltato la testimonianza di un esule; con Gianni Oliva, a Perugia, abbiamo ricostruito il contesto delle persecuzioni titine. Ora, cerchiamo di sapere cosa è rimasto nella memoria nazionale. E la risposta del sindaco di Terni ci fa capire che forse la memoria non è stata del tutto offuscata dalla strumentalizzazione ideologica". di Marco Petrelli @marco_petrelli       

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