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Stop alle tessere gratis per i politiciLa Russa tifoso: "Coni-grillino?"

Comitato Olimpico Nazionale Italiano

Il Comitato olimpico ha deciso di non concedere più ingressi gratuiti ai parlamentari per le manifestazioni sportive

Marta Macchi
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La diciassettesima legislatura non si è aperta sotto i migliori auspici: liti, polemiche, lo spettro dell'ingovernabilità ogni giorno più tangibile. E ora, per gli onorevoli, pure lo stadio da pagare di tasca propria. Già, perchè il "nuovo" Coni a guida Giovanni Malagò ha annunciato la cessazione di ogni privilegio o favore precedentemente riservato ai parlamentari in occasione delle manifestazioni sportive, il primis le partite allo stadio Olimpico di Roma. Una manna, per gli onorevoli tifosi di Lazio e Roma, che si sono goduti una vita di partite gratis in tribuna vip. Due  su tutti: Giulio Andreotti, tifosissimo della Roma che fino a qualche anno fa si vedeva spessissimo alle partite della Lupa; e Gianfranco Fini, fan della Lazio. La decisione del Comitato olimpico mira a evitare qualsiasi strumentalizzazione politica. Che i 5 stelle siano arrivati anche al Coni? Ne pare certo il fondatore di "Fratelli d'Italia" Ignazio La Russa, che ha commentato col suo solito sarcasmo la decisione:  ''Non credo davvero che con questa decisione si aggiusteranno i bilanci dello Stato. Mi sembra una iniziativa che segue i tempi. ".  La Russa, grande sostenitore dell'Inter, sostiene di non aver mai usato la tessera da parlamentare per entrare allo stadio: ''A Milano - spiega il deputato, rieletto per la settima volta in Parlamento - consente solo l'accesso, ma non dà diritto ad un posto in tribuna, per questo io non ne ho mai usufruito. Detto questo - ha aggiunto - mi sembra che il Coni abbia voluto prendersi una medaglietta". 

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