Un appunto manoscritto da Jorge Maria Bergoglio prima di essere eletto Papa. Due fogli pubblicati sul sito ufficiale dei vescovi cubani, consegnati da Papa Francesco al confratello e cardinale Ortega y Alamino durante una delle congregazioni generali che hanno preceduto il Conclave. Il documento originale è stato anticipato da Palabra Nueva, la pubblicazione dell'Arcidiocesi de L'Avana. Noi ve lo riporponiamo sul nostro sito. Gli appunti di Papa Francesco Scarica i fogli in formato pdf La calligrafia - Palabra Nueva spiega che lo stesso Ortega chiese a Bergoglio una copia di quell'intervento per poterla conservare. Si tratta, di fatto, del discorso con cui Bergoglio ha convinto il Conclave a dirottare i voti sul suo nome, il discorso con cui ha convinto i cardinali a eleggerlo Pontefice. Bergoglio ha consegnato gli appunti ad Ortega y Alamino il giorno successivo all'elezione, e ha autorizzato la diffusione del testo. Le due pagine mostrano la calligrafia fitta ma semplice di Bergoglio, piena di sottolineature e note. Per chi ha qualche semplice nozione di spagnolo, la lettura è semplce. Nei due fogli vengono annotati quattro punti, nei quali Papa Francesco esprime la sua visione sulla Chiesa. Come premessa si legge che "l'evangelizzazione è la ragione di essere della Chiesa". Poi una citazione di Paolo VI: "La dolce e confortante gioia di evangelizzare. "Verso le periferie" - Nel primo punto Bergoglio spiega che "la Chiesa è chiamata ad uscire da se stessa ed andare verso le periferie, non solo geografiche, ma anche esistenziali: quelle del mistero del peccato, del dolore, dell’ingiustizia, dell’ignoranza e dell’indifferenza religiosa, quelle del pensiero e di ogni miseria”. Nel secondo punto rimarca che "quando la Chiesa non esce da se stessa per evangelizzare diventa autoreferenziale e s’ammala. I mali che nel tempo infettano le istituzioni ecclesiali hanno radice nell’autoreferenzialità, una sorta di narcisismo teologico”. Contro l'autoreferenzialità - Nel terzo punto dell'intervento, Bergoglio insiste sul pericolo dell'autoreferenzialità per l'istituzione ecclesiastica: "Quando la Chiesa è autoreferenziale, crede, senza accorgersene, di avere luce propria; cessa di essere minsterium lunae e dà luogo a questo male tanto grave che è la mondanità spirituale”. In una parentesi, il Papa annotava un riferimento a De Lubac, "secondo il quale (l'autoreferenzialità, ndr) è il male peggiore in cui la Chiesa può incorrere". Infine il quarto punto dell'intervento di Bergoglio nella plenaria che ha preceduto il Conclave, un riferimento a come avrebbe dovuto agire il nuovo Pontefice: "Un uomo che dalla contemplazione di Gesù Cristo e dalla sua adorazione aiuti la Chiesa ad uscire da sé stessa ed andare verso le periferie esistenziali, che la aiuti ad essere la madre feconda che vive della “dolce e confortante gioia di evangelizzare”.