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Barilla, Vecchioni: "E' un povero cretino"

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Michele Chicco
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La bufera continua senza sosta sul 'povero' Guido Barilla. Ha detto quello che pensava, ma i mirini sono puntati tutti su di lui. Ogni imprenditore comunica quello che vuole e, soprattutto, lo fa come vuole: non tutti sono costretti a seguire le mode o a inseguire il politically correct, anche quando si parla di famiglia e tradizione. ma nelle'epoca delle Boldrini, chi esce dal pensiero unico "corretto" finisce nel mirino. Per questo, oggi, i parrucconi e gli opinionisti "perbenisti" non si sono lasciati sfuggire l'occasione di parlare. Firme - Il premio nobel Dario Fo ha lanciato la sua petizione per chiedere all'azienda di preparare una campagna pubblicitaria in nome dell'integrazione. Insomma, Fo si arroga il diritto di imporre ad una società privata la propria linea perché non pensarla come lui è sbagliato. Il ragionamento del nobel, però, ricorda tempi lontani, quando le libertà non erano poi così garantite e ci si tappava la bocca pur di non dire cose sgradite. Nonostante la saccenza di Fo, però, qualcuno è andato molto più pesante di lui.  Cretini - I paladini dei diritti omosessuali han fatto quadrato. Nichi Vendola, intoccabile icona gay italiana, se l'è cavata con una battuta: "Non è di pasta buona", ha detto. Era alla festa del suo Sel e tutti l'hanno applaudito. Ma non è stato il solo. Roberto Vecchioni, ad esempio, non si è contenuto: "Povero cretino - l'ha definito - sono tesi inconsistenti che non so se fanno ridere o piangere". Vecchioni, che è recentemente stato proposto per il Nobel per la letteratura e ha una figlia lesbica civilmente unita un annetto fa con la sua compagna dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia, dice che conosce "la famiglia Barilla" e gli "sembra strano che possano avere questo tipo di opinione". Chissà, conoscerà davvero i pensieri del re dello spaghetto meglio dello stesso Barilla? Forse no, ma la moda del giorno era colpire il pastificio. E così è stato fatto da tutti i modaioli.

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