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PiazzaPulita, Saviano ha già condannato Toti: "Ha fame di potere", delirio in tv

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È sempre il solito Roberto Saviano pronto a sparare sentenze. Per lui, il caso Toti è già chiuso: avido, corrotto, colluso con la mafia. Intervenuto a Piazzapulita da Corrado Formigli, lo scrittore ha ricostruito la storia a modo suo: "Quello che sembra è che Toti deve fare presto. Non è come gli altri partiti: organizzati, strutturati, che hanno possibilità di mediare con maggior prudenza. Lui ha fame di potere, da come emerge dall'inchiesta, e soprattutto deve agire da solo, senza mediatori. Lui prende e chiama. E non è un caso che c'è la presenza di Cosa Nostra, in una dinamica particolarissima: cioè, Cosa Nostra qui fornisce solo un servizio, un pacchetto di voti".

Saviano ha poi parlato del costo dei singoli voti nelle trattative per il voto di scambio politico-mafioso: "Sai quanto costa un voto in Italia? 50 euro, 20 alle amministrative. Nel 1980 il voto di scambio era: un voto per un lavoro. Non solo, le organizzazioni criminali che forniscono pacchetti di voti... Ehm, devi immaginarti che oggi 40 mila voti sono circa 250 mila euro. La politica perde di valore. Quando smetti di credere alla promessa politica, al programma politico, tu stesso ti svaluti".

 

 

Infine ha fatto degli esempi su come sia variato il costo del singolo voto a seconda della stagione politica: "Sai che ci sono stati due casi in cui le organizzazioni criminali hanno dovuto aumentare il prezzo: quando ci sono stati i famosi 80 euro di Renzi e il reddito di cittadinanza. A quel punto il valore del singolo voto è schizzato perché c'era la possibilità di ottenere un vantaggio maggiore andando a votare in quella direzione".

 

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