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Immigrazione, il 13 agosto zero sbarchi dalla Libia: a luglio crollo storico dei flussi

Giovanni Ruggiero
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Per l'intera giornata del 13 agosto non ci sono stati avvistamenti da parte delle navi della Guardia costiera italiana. Non un gommone, una carretta del mare, nessuno ha tentato di raggiungere le coste italiane per 24 ore, quasi un record. Nello stesso giorno altre due Ong hanno deciso di ritirarsi dall'attività di "salvataggi" nel Mediterraneo. Seguendo la decisione già presa da Medici senza frontiere, a gettare la spugna dopo l'introduzione del Codice di condotta voluto dal ministro Marco Minniti sono state Save the children e i tedeschi di Sea Eye.  L'utilità delle navi nel Mediterraneo con il passare delle settimane si è dimostrato sempre meno indispensabile. E, come ricorda il Giornale, le loro navi non sarebbero neanche comparse nel canale di Sicilia se gli ultimi governi italiani si fossero impegnati nel risolvere il problema degli sbarchi con lo stesso impegno speso dall'ultimo ministro dell'Interno. I numeri che arrivano dall'agenzia Frontex non lasciano molti spazi alle interpretazioni: nel mese di luglio gli arrivi di migranti in Italia sono calati del 57% rispetto a giugno, arrivando ad un totale di 10.160 arrivi, il dato più basso dal luglio 2014. Il totale degli arrivi in Italia nei primi sette mesi del 2017 è di 93.900 persone, più o meno in linea con i numeri dello stesso periodo del 2016. Gli sbarchi in Italia a luglio sono stati 10.160, precisa Frontex nel suo bollettino mensile, segnalando che il mese scorso sono stati rilevati 15 mila e 400 ingressi illegali lungo le quattro principali rotte migratorie nei paesi Ue: l'Italia ha più che dimezzato gli arrivi, mentre resta alta la pressione migratoria in Spagna, la più elevata dal 2009. Secondo l'agenzia "diversi fattori hanno contribuito al calo significativo delle attività sulla rotta del Mediterraneo centrale nelle ultime settimane: le peggiorate condizioni di mare nella prima metà del mese, gli scontri nei pressi di Sabratah, in Libia, zona di partenza fondamentale. Inoltre, una maggiore presenza della guardia costiera libica ha scoraggiato i trafficanti nell'invio di imbarcazioni con i migranti". Riguardo alla nazionalità dei migranti, i cittadini della Nigeria, Guinea, Eritrea, Sudan e Mali, "Costituiscono il maggior numero di migranti rilevati sulla rotta del Mediterraneo centrale il mese scorso. Nei primi sette mesi di quest'anno, i nigeriani hanno rappresentato il più alto numero di arrivi, pari a uno su ogni sei migranti irregolari che raggiungono l'Italia via mare, seguiti da cittadini del Bangladesh, Guinea e Costa d'Avorio".

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