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Joseph Ratzinger, il Vaticano diffonde il testo integrale della lettera: una nuova truffa

Eliana Giusto
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Papa Ratzinger aveva espresso riserve sul teologo tedesco Hunermann. Per questo la Segreteria della Comunicazione non aveva ritenuto opportuno diffondere il testo integrale della sua lettera privata al prefetto del dicastero, monsignor Dario Edoardo Viganò. Così precisa una nota vaticana che risponde alle polemiche di questi giorni relative alla lettera del Papa Emerito Benedetto XVI letta in occasione della presentazione della collana La teologia di Papa Francesco, edita dalla Libreria Editrice Vaticana, il 12 marzo scorso. Leggi anche: Papa Francesco e il nuovo giallo-vergogna: la foto "taroccata" di Papa Ratzinger" "Della lettera, riservata - spiega la nota - è stato letto quanto ritenuto opportuno e relativo alla sola iniziativa, e in particolare quanto il Papa Emerito afferma circa la formazione filosofica e teologica dell'attuale Pontefice e l'interiore unione tra i due pontificati, tralasciando alcune annotazioni relative a contributori della collana. La scelta è stata motivata dalla riservatezza e non da alcun intento di censura. Per dissipare ogni dubbio si è deciso quindi di rendere nota la lettera nella sua interezza". Nel testo, Benedetto XVI rimprovera al teologo tedesco Hunermann di aver attaccato "in modo virulento" il magistero papale all'epoca della pubblicazione dell'Enciclica di Giovanni Paolo II Veritatis splendor pubblicata nel 1997. L'allora cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, aveva collaborato alla stesura di quel documento che fu interpretato come una "stretta" riguardo alla teologia morale, che nella tradizione della Chiesa, fino ad allora, non prevedeva dichiarazioni infallibili del Papa. Ed era cioè considerata soggetta ad evoluzione sulla base dell'evoluzione della cultura che certamente determina almeno in parte il senso morale (la pena di morte, ad esempio, era ritenuta moralmente accettabile e praticata nello Stato Pontificio). La Veritatis splendor ha dunque segnato una importante discontinuità nella teologia e questo spiega le reazioni infuocate dall'una e dall'altra parte.  Ma in realtà c'è un'altra parte mancante. Ratzinger, una volta notato che tra gli autori dei libri era presente almeno un autore non in linea con la sua visione, Hunerman, appunto, dice a Viganò: "Sono certo che avrà comprensione per il mio diniego e La saluto cordialmente". Ecco il testo integrale della lettera di Benedetto XVI a Francesco "Reverendissimo Monsignore, molte grazie per la sua cortese lettera del 12 gennaio e per l'allegato dono degli 11 piccoli volumi curati da Roberto Repole. Plaudo a questa iniziativa che vuole opporsi e reagire allo stolto pregiudizio per cui Papa Francesco sarebbe solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano oggi. I piccoli volumi mostrano a ragione che Papa Francesco è un uomo di profonda formazione filosofica e teologica e aiutano perciò a vedere la continuità interiore tra i due pontificati, pur con tutte le differenze di stile e di temperamento.  Tuttavia non mi sento di scrivere su di essi una breve e densa pagina teologica. In tutta la mia vita è sempre stato chiaro che avrei scritto e mi sarei espresso soltanto su libri che avevo anche veramente letto. Purtroppo anche solo per ragioni fisiche non sono in grado di leggere gli undici volumetti nel prossimo futuro, tanto più che mi attendono altri impegni che ho già assunti. Solo a margine vorrei annotare la mia sorpresa per il fatto che tra gli autori figuri anche il professore Hünermann, che durante il mio pontificato si è messo in luce per aver capeggiato iniziative anti-papali. Egli partecipò in misura rilevante al rilascio della 'Kölner Erklärung', che, in relazione all'enciclica 'Veritatis splendor', attaccò in modo virulento l'autorità magisteriale del Papa specialmente su questioni di teologia morale. Anche la 'Europäische Theolongesellschaft', che egli fondò, inizialmente da lui fu pensata come un'organizzazione in opposizione al magistero papale. In seguito, il sentire ecclesiale di molti teologi ha impedito questo orientamento, rendendo quell'organizzazione un normale strumento di incontro fra teologi. Sono certo che avrà comprensione per il mio diniego e La saluto cordialmente".

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